domani l'udienza
Ciro Grillo, si decide sul rinvio a giudizio: dal gup per l’accusa di violenza sessuale di gruppo
Si avvierà domani davanti al gup di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, l'udienza preliminare che dovrà poi decidere sugli eventuali rinvii a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta violenza sessuale della quale sono accusati Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, e i tre amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti ventenni, ai danni di una diciannovenne italo norvegese, fatti risalenti a luglio del 2019. Quella di domani con ogni probabilità sarà un'udienza di organizzazione: si inizierà dal primo atto che è quello della costituzione delle parti, poi si passerà al controllo delle citazioni. Sempre domani sarà il primo momento in cui potranno avvenire le costituzioni di parte civile, tra cui quella della presunta vittima. Potrebbero costituirsi parte civile anche associazioni o enti in difesa dei diritti delle donne, ma questo potrà essere verificato soltanto nel corso dell'udienza.
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I quattro giovani genovesi sono difesi dagli avvocati Enrico Grillo, Alessandro Vaccaro, Romano Raimondo, Gennaro Velle, Mariano Mameli ed Ernesto Monteverde. A difendere la diciannovenne invece sarà l'avvocato Giulia Bongiorno. Tre dei quattro ragazzi sono accusati di violenza sessuale di gruppo mentre solo uno è accusato di violenza perpetrata singolarmente sempre ai danni della stessa vittima. La vicenda risale al luglio di 2 anni fa, sullo sfondo la Costa Smeralda in Sardegna. I quattro avrebbero conosciuto la ragazza in un locale di Porto Cervo, non lontano dalla casa della famiglia Grillo dove si sarebbe consumata la violenza. La diciannovenne, insieme ad un'amica, dopo la serata trascorsa nel locale avrebbe accettato di seguire i giovani, tutti ospiti a casa di Ciro Grillo, per una spaghettata. Una volta arrivati alla residenza la ragazza sarebbe stata violentata prima da uno dei quattro e poi, in seguito intorno alle 9 del mattino, dagli altri tre in gruppo dopo essere stata costretta a bere vodka. La denuncia venne sporta 8 giorni dopo l'episodio. Tutti e quattro gli accusati hanno sempre sostenuto invece che i rapporti fossero consenzienti. A stabilire la verità sul figlio di Beppe Grillo e i suoi amici sarà la magistratura.