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Sale alle stelle il prezzo della benzina: mai così in alto da due anni. Rincari record per gli italiani

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La stangata della benzina sulle tasche delle famiglie italiane fa prospettare un'estate rovente sul fronte dei prezzi dei carburanti, ancora in aumento. Secondo le ultime rilevazioni del Mise, la benzina, dopo aver sfondato a metà giugno la barriera di 1,6 euro, cosa che non accadeva da due anni, raggiunge alla pompa 1,634 euro al litro, mentre il gasolio costa 1,494 euro/litro, valore massimo dal 10 giugno 2019, oltre due anni fa. Una corsa senza sosta che, denunciano le associazioni dei consumatori, determina un rincaro pari a +280 euro annui a famiglia, solo per i maggiori costi di rifornimento.

 

 

"Oggi la benzina costa il 16,7% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il gasolio è aumento del +16% - denuncia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. Da inizio anno la verde ha subito un rincaro alla pompa del 13,4%, +13,2% il diesel. Tradotto in soldoni, un pieno di benzina costa oggi 11,7 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020, +10,3 euro un pieno di gasolio”. Aumenti che si registrano in occasione degli spostamenti degli italiani per il periodo estivo. "Per l'ennesima volta siamo in presenza di una speculazione sui viaggi degli italiani, con i prezzi alla pompa che subiscono forti rialzi in occasione delle partenze e degli spostamenti dei cittadini", afferma il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.

E la salita è destinata a continuare, visto che non si arresta l’incremento del pezzo del petrolio. Ieri era programmato il vertice ministeriale dei 23 membri dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) e dei loro alleati, dopo il mancato accordo di giovedì scorso. Sul circuito elettronico i future sul Light crude Wti toccano la cifra di 76,98 dollari, un qualcosa di mai visto dal novembre 2014. E a pagare sono i cittadini in un momento in cui il Covid ha già piegato le famiglie italiane.

 

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