Euro 2020, Roma blindata: check-point e controlli a tappeto sui tifosi
In vista della partita di stasera Ucraina-Inghilterra all'Olimpico di Roma, sono stati potenziati i controlli nei confronti dei tifosi, con cinque check-point disposti intorno allo stadio, molto prima dell'arrivo ai tornelli. Ai controlli, i supporter stranieri dovranno dimostrare di essere in possesso del green pass o del tampone negativo. I cancelli verranno aperti alle 18 e lo stadio potrà accogliere solo il 25% della sua capienza, circa 16mila spettatori.
E' vietata la vendita di alcol e cibo da asporto, a eccezione dei generi di prima necessità, dalle 19 di stasera fino alle 7 di domenica mattina. Il provvedimento riguarda le vie del centro di Roma, quelle maggiormente frequentate dai tifosi, e alcune a ridosso dell'impianto calcistico. I controlli partiranno già stasera e riguarderanno anche gli italiani, in caso di vittoria degli Azzurri impegnati dalle 21 contro il Belgio, con eventuali festeggiamenti 'sopra le righe'.
Sono queste le novità emerse nel corso del tavolo tecnico che si è tenuto oggi a mezzogiorno in Questura a Roma in vista della partita degli Europei di calcio di domani alle 21. Il livello di attenzione delle forze dell’ordine è massimo. "Un po' di preoccupazione c'è", ammette il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. "Ma confidiamo nel senso di responsabilità". Da più parti sono arrivati appelli ai tifosi, soprattutto a quelli provenienti del Regno Unito dove la variante Delta si sta diffondendo rapidamente, a non venire in Italia.
Dove non arriverà il buonsenso ci saranno le forze dell'ordine: polizia, carabinieri e guardia di finanza presidieranno le zone più frequentate dai tifosi. Aeroporti e stazioni sono controllati già da qualche giorno: da quando, cioè, sarebbe stato matematicamente impossibile arrivare nella Capitale e riuscire a rispettare la quarantena obbligatoria. Chi arriva a Roma in questi giorni non entrerà allo stadio, anche se in possesso del biglietto. "Non vedo un problema inglesi a Roma per domani", dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Le regole, d'altronde, ci sono. E sono chiare e stringenti.