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Euro2020, arrivano gli inglesi a Roma ma devono fare la quarantena. Il governo: "Tifate da casa"

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L'Inghilterra deve giocare allo Stadio Olimpico di Roma la prossima partita degli Europei contro l'Ucraina. Ed è un problema. Sabato è in programma la sfida dei quarti di finale e si teme l'arrivo dei tifosi inglesi che dovrebbero però sottoporsi alla quarantena per un periodo di 5 giorni, come previsto dall'ordinanza che regola gli arrivi dal Regno Unito.

Mentre a Roma è già scattata l'allerta, arriva un appello dal governo di Londra. "La nostra richiesta è di tifare la nazionale da casa, ed esultare davanti alla tv più forte che si può", ha dichiarato Anne Marie Trevelyan, Sottosegretaria al Commercio".

Intanto è previsto nelle prossime ore un tavolo tecnico della Questura per definire le linee guida in vista della partita di sabato. All’Olimpico saranno ammessi 16mila spettatori. I biglietti messi a disposizione degli inglesi sono 2.500. Nel frattempo, però, in Inghilterra si è diffusa la variante Delta del coronavirus, molto più contagiosa e aggressiva. Quindi chi parte dal Regno Unito per venire in Italia deve sottoporsi ad una quarantena obbligatoria di cinque giorni, come impone l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza entrata in vigore lo scorso 21 giugno.

 

L'allarme è anche per semifinali e finale che si giocheranno tutte a Wembley. «Da medico consulente della Figc, che ha promosso e sottoscritto i protocolli per riapertura del campionato di calcio e per gli Europei a Roma, dico ai decisori: la finale a Londra, in quelle condizioni di contagio e con così tanti spettatori, può essere un rischio che non possiamo premetterci». Lo sottolinea il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia.

«Non sto dicendo che subito dopo» le partite «ci sarà la catastrofe», precisa Vaia. «Questa sarebbe una probabilità in presenza di atteggiamenti sconsiderati - osserva - Meglio tenersi la certezza di non provocare maggiori contagi con comportamenti corretti ed adeguati. Si ascolti la saggezza e la prudenza del presidente del Consiglio Mario Draghi».

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