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Matteo Salvini, che sfuriata alla De Gregorio: "Non paragonare i nostri nonni ai migranti con i 30 euro"
A In Onda su La7 martedì 29 giugno l'ospite è Matteo Salvini. Con Concita De Gregorio e David Parenzo si parla di politica, dalla guerra del Movimento 5 Stelle tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte al futuro del centrodestra. Durante l'intervista in studio arriva una notizia dell'ultim'ora.
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Si tratta di un "barcone in difficoltà nel Mediterraneo centrale, secondo l'allarme di Alarm Phone: '110 persone in difficoltà nell’area Sar di Malta', scrive su Twitter. Seabird di Sea Watch ha individuato l’imbarcazione che 'si muove lentamente ma sovraffollata e precaria. Hanno bisogno di un salvataggio immediato in un luogo sicuro in Europa", leggono i conduttori chiedendo un commento immediato al leader della Lega che da ministro dell'Interno, nel primo governo Conte, aveva lanciato la politica dei porti chiusi che aveva fatto crollare gli sbarchi di migranti.
L'occasione è ghiottissima, insomma, agli occhi dei due giornalisti per incalzare Salvini e l'interrogativo è chiaro: stanno affondando, sono esseri umani, non dovremmo salvarli? Il leghista ha appreso in diretta la notizia, ma sembra l'unico ad aver colto un particolare del lancio di agenzia: "Ho sentito male o sono in acque maltesi?", chiede. "Sì, acque Sar di Malta" ammettono De Gregorio e Parenzo. "E allora dovrà intervenire Malta - chiosa Salvini - Basta con l'idea che un barcone in acque tunisine, libiche e maltesi o una nave che batte bandiera spagnola o tedesca devono venire qui da noi".
La risposta non piace in studio, con l'ex direttrice de L'Unità che ricorda a Salvini che anche l'Italia era un Paese di migranti e tira in ballo i "nostri nonni" andati nel mondo a cercar fortuna. Gli animi si scaldano. "Ma i nostri nonni portavano lavoro, rispetto e fatica, non avevano i 30 euro al giorno. Non fate un buon servizio se volete paragonare i nostri nonni che andavano in America e in Australia con chi arriva oggi sui barconi", conclude Salvini.