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"Abbiamo sbagliato a non dare subito l'allarme", il papà di Nicola fa mea culpa

Giorgia Peretti
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Il caso del piccolo Nicola Tanturli apre la puntata di mercoledì 23 giugno di “Chi l’ha visto?”. Il programma di Rai 3 dedicato alla scomparsa delle persone torna a parlare del bambino sparito nel Mugello lunedì scorso e ritrovato grazie al giornalista e inviato de La Vita in Diretta, Giuseppe Di Tommaso.

Nicola, un bimbo di appena 2 anni si è allontanato dalla sua casa di Campanara di Palazzuolo sul Senio località isolata dell'Alto Mugello e dopo aver percorso quasi 4 chilometri nel bosco è stato ritrovato in una scarpata. Al momento della sua scomparsa i genitori si stavano occupando dell’orto e non si sono accorti che il piccolo era sgattaiolato fuori di casa. Una volta rientrati erano convinti che dormisse, intorno a mezzanotte la scoperta, seguita dalle prime ricerche. Tuttavia, non è chiaro il ritardo nell’allarme, avvenuto solo la mattina successiva intorno alle 9.

 

 

 

 

La produzione della trasmissione è riuscita ad intervistare il papà di Nicola, Leonardo Tanturli, e interrogarlo anche sul ritardo della denuncia: “Si è allontanato nella notte del 21, due giorni fa. Il suo raggio di autonomia a piedi era di una decina di metri massimo vicino casa.” – racconta il padre. Cosa pensa sia successo? – chiede il giornalista. L’uomo risponde: “non so cosa sia successo, posso pensare che si sia spaventato e si sia ritrovato fuori strada perché lui si orienta chiaramente anche perché sono percorsi che ha fatto con noi. Anche da alcune centinaia di metri sarebbe tornato a casa da solo, però magari improvvisamente il buio e il vento forte di quella sera possono averlo spinto verso il paese che è una strada che non facciamo con la macchina quella lì. Non so come ci si sia trovato”.

Infine, la domanda sulla lunga attesa prima di allertare i soccorsi, il padre risponde: “E' un errore, l’ho detto fin da subito. È un errore, Ia conosco molto bene questa zona, io e la mia compagna abbiamo cercato tutta la notte fiduciosi. Verso le 2 e mezza di quella notte abbiamo sentito un pianto distintamente suo a poche centinaia di metri da casa e abbiamo cercato ancora più motivati".

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