Denise Pipitone, svolta clamorosa. Indagata l'ex pm Maria Angioni: false dichiarazioni, cosa rischia
Un nuovo fronte giudiziario si apre nel caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo l'1 settembre 2004 e su cui la procura di Marsala è tornata a indagare dopo 17 anni. La novità non arriva da una nuova pista investigativa, come le tante che si sono avvicendate negli ultimi mesi dalla "somiglianza" della madre della piccola, Piera Maggio, e la russa Olesya Rostova scovata da una tv straniera, fino alla "nuova identità" di Denise che oggi sarebbe ricca, sposata e madre di una bambina ma all'oscuro di tutto, lanciata in tv dall'ex pm Maria Angioni e poi smentita.
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E proprio il magistrato che all'epoca indagò sulla scomparsa della bambina sarebbe indagata oggi per false dichiarazioni al pubblico ministero dalla Procura di Marsala. A sganciare la bomba destinata a far clamore, anche per le controverse ospitate della Angioni in tv, è il Fatto quotidiano che rivela che l'x pm è stata interrogata oggi martedì 22 giugno dopo aver "ricevuto un invito a comparire e l’informazione di garanzia". Nell'occasione avrebbe confermato le accuse lanciate in tv.
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La Angioni era stata invitata in molte trasmissioni televisive nelle ultime settimane e proprio dal pulpito tv aveva denunciato un clima di pressioni, depistaggi e fatti inquietanti nel periodo in cui la magistrata, oggi giudice del lavoro a Sassari, indagava sul presunto sequestro di Mazara.
L'ultima "rilevazione" condita anche da foto, riguarda una presunta nuova identità della bambina, ora donna, che vivrebbe tra l'Italia e un Paese straniero con marito e figlia, teoria lanciata a Storie Italiane. Milo Infante, conduttore di Ore 14, aveva prima pubblicato le foto - oscurate nei volti - della "nuova vita" di Denise, salvo poi bollare tutto come "bufala clamorosa": "La dottoressa Angioni ha inviato a me a molte altre persone una suggestione con un profilo Facebook, quello della povera Sabrina (la ragazza tunisina a cui apparterrebbero le foto in possesso della Angioni, ndr). Povera perché non c'entra assolutamente niente. Noi abbiamo verificato immediatamente la fonte, viene da un'amica della dottoressa Angioni in contatto con un personaggio molto conosciuto da noi, da tutte le trasmissioni, come uno spacciatore di notizie false".
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Eppure la magistrata era tornata a parlare del caso il 19 giugno a Quarto Grado. “La mia idea è che non sia morta. Non ci sono intercettazioni in questo senso di Jessica (Pulizzi, ndr) alla madre. La mia personale idea è che qualcuno l’abbia sistemata in modo che stia bene in adempimento di idee un po’ patriarcali, vecchie. Se pensiamo in maniera semplicistica solo al coinvolgimento di Jessica non la troveremo mai perché chi ha partecipato al rapimento e sta nell’ombra non canterà mai perché non si sente in crisi. Ci vuole coraggio. Per questo ho rilasciato alcune dichiarazioni. Dico la verità quando dico che è in un contesto internazionale”, aveva ribadito la Angioni.