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Febbre da topo, focolaio di contagi in Slovenia. Primo caso in Italia, che ora trema

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Non bastava il virus che provoca il Covid, adesso l’allerta è ai massimi livelli per la diffusione dell’Hantavirus, che causa la “febbre da topo”. In Slovenia sono già emersi più di 200 casi di questa malattia, che, come specifica il ministero della Salute, viene contratta per "diretto contatto con feci, saliva, urine di roditori infetti o per inalazione dei virus attraverso escrementi di roditori”.

 

 

L’infezione al momento viene ritenuta non grave, ma non bisogna sottovalutarla visto che può richiedere un ricovero in ospedale per guarire: può degenerare e portare a complicazioni anche mortali. In Italia un caso è stato registrato all’ospedale di Gorizia: uno sloveno, residente proprio al confine tra le due nazioni, ha avvertito i sintomi della malattia dovuta al topo e si è recato al pronto soccorso della città friulana. Ma quali sono i sintomi? Di norma si iniziano ad avvertire ad una quindicina di giorni dal momento in cui è stata contratta l’infezione e si manifesta con febbre improvvisa, cefalea e dolori muscolari e nei casi più gravi anche dolore addominale, nausea, vomito e diarrea. Le malattie da hantavirus possono inoltre essere caratterizzate da coinvolgimento renale ed emorragie oppure da una sindrome polmonare: “Si tratta di malattie acute in cui l’endotelio vascolare viene danneggiato con conseguente aumento della permeabilità vascolare, ipotensione, manifestazioni emorragiche e shock”. E il timore è di vedere nuovi contagiati.

 

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