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Covid, 28 morti: Italia zona bianca (quasi tutta) e senza coprifuoco da lunedì. La scelta sulla mascherina

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Numeri Covid sempre più bassi in Italia che si prepara a passare quasi tutta in zona bianca fin da lunedì (solo la Valle d'Aosta resterà gialla). La conferma che il virus sta allentando la sua morsa arriva dal bollettino del ministero della Salute: 1.197 i nuovi casi nelle ultime 24 ore per un totale di 4.252.095 da inizio pandemia, in leggero aumento rispetto ai 1.147 ieri mentre sono in calo i decessi rispetto al giorno prima con 28 vittime registrate oggi contro le 35 di venerdì.

In lievissima discesa anche il tasso di incidenza sui positivi che si attesta oggi allo 0,47% contro lo 0,5% di ieri con 249.988 tamponi processati nelle ultime 24 ore. Continua inoltre il calo delle ospedalizzazioni sia in terapia intensiva, con -22 per un totale di 394 e 10 ingressi giorno, sia in reparto con -176 ricoverati e 2.504 nel complesso.

Scende poi sotto soglia 90mila il numero degli attuali positivi al Covid: secondo i dati del ministero, sono infatti 89.150 le persone oggi alle prese con il virus, con un calo di -2.922 rispetto alle 24 ore precedenti. Di queste 86.252 sono in isolamento domiciliare. Infine, nelle ultime 24 ore si sono avuti 4.087 persone guarite per un totale da inizio pandemia che sale a 4.035.692.

Numeri, dunque, che certificano il momentaneo momento positivo per il Paese che da domani vedrà tutte le regioni in zona bianca, a eccezione della Valle d'Aosta. Il ritorno a una sorta di normalità farà bene anche all'economia: secondo i dati della Coldiretti, ciò si tramuterà in un significativo incremento dell'ospitalità e degli incassi in tutti i ristoranti, bar e agriturismi che vale 2,5 miliardi su base annuale per il vino italiano, il settore dell'agroalimentare Made in Italy più penalizzato dall'emergenza Covid.

Intanto si discute sullo stop all'obbligo mascherina all'aperto. Dopo la conferenza stampa del premier Mario Draghi sul caos vaccini il Ministero della Salute annuncia che la decisione arriverà la settimana prossima. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, infatti ha inviato oggi una richiesta di parere formale al Comitato Tecnico-Scientifico relativamente alle modalità e ai termini della permanenza dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’aperto.

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