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Saman Abbas, il fratello conferma tutto: uccisa in famiglia, l'ha strangolata lo zio

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Non ha ritrattato il fratello 16enne di Saman Abbas. La ragazza pachistana scomparsa da un mese e mezzo da Novellara, il cui corpo si cerca tra le campagne della Bassa, per il giovane è stato ucciso dallo zio perché aveva detto no ad un matrimonio islamico in patria.

 

Nessun colpo di scena dunque.  Il ragazzo avrebbe confermato davanti al gip quanto già riferito agli inquirenti in precedenza: ovvero che ad uccidere la sorella sarebbe stato lo zio Danish Hasnain, tuttora latitante e si pensa in fuga in Europa. Il fratello della ragazza scomparsa vive è stato affidato ad una struttura protetta per il pericolo di ritorsioni. L’audizione, questa mattina davanti al gip, è stata finalizzata a cristallizzare le dichiarazioni del minore considerato un testimone ’chiave ed affidabile dalla Procura.

 

L’inchiesta per omicidio vede indagati i genitori della 18enne, lo zio e due cugini di cui uno arrestato ed in carcere a Reggio Emilia. Gli inquirenti ipotizzano che la giovane sia stata uccisa e poi il corpo sia stato sotterrato nelle campagne vicino all’azienda agricola di Novellara (Reggio Emilia) dove lavorano i parenti.

 

Il fratello di Saman, ribadisce così le accuse fatte agli inquirenti dopo essere stato fermato, senza documenti, proprio insieme allo zio che  non essendo allora indagato era riuscito ad allontanarsi.  "Sono state adottate dal giudice tutte quante le cautele idonee a garantire al minore serenità ed evitare di essere intimidito dall’ambiente che non è il migliore per un ragazzino di 16 anni", ha detto l’avvocato Simone Servillo che difende i genitori di  Saman, rispondendo alle domande dei cronisti prima dell’inizio dell’audizione. 

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