Otto e Mezzo, "se gli italiani non sono idioti..." Massimo Cacciari fuori controllo, sfogo brutale sui vaccini
Massimo Cacciari fuori controllo a "Otto e Mezzo", l’approfondimento politico di LA7, in onda venerdì 18 giugno: "Basta retorica! Ma quale panico ci doveva essere?! Mica siamo scemi!". E manda a quel paese la giornalista Mariolina Sattanino.
Sul tavolo di Lilli Gruber c’è la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulla vaccinazione eterologa e sulla necessità di fare chiarezza dopo la grande confusione e gli errori su AstraZeneca agli under 60. Secondo la Gruber, il premier è apparso nervoso e irritato, ma mai quanto il filosofo Cacciari che sbotta subito: “Se il caso AstraZeneca è chiuso? E che ne so io. Draghi non è un virologo o epidemiologo, le sue strutture scientifiche gli avranno detto che va tutto bene. E’ stato accusato di non metterci la faccia? Ma perché?! Ma scusi Gruber, ci ha messo la faccia e come, ha cambiato responsabile, più di così… poi sono successe ulteriori confusioni, si sono ammessi gli errori e stop in questo Paese, la procedura razionale era puntare tutto su mettere al sicuro la popolazione a rischio, cioè i fragili, invece qualcuno lo ha fatto, altri no” e parte con il primo perentorio attacco: “Si dice che gli italiani sono stati bravi. Sempre questa retorica insostenibile e insopportabile di cui francamente non ne posso più!”.
La giornalista Mariolina Sattanino ha la sciagurata idea di osservare che su AstraZeneca non c’è stato il panico e il fuggi fuggi davanti agli hub vaccinali” e Cacciari se la mangia viva: “Ma perché siamo scemi?! Tutte le volte che gli italiani non si comportano da idioti sono bravi? Ma che panico ci doveva essere?! Ma dove c’è stato il panico? Ma dove c’è stato?! Ma neanche in Brasile e in India” e con la mano fa un gesto plateale quanto inequivocabile: la manda a quel paese. La Sattanino sgrana gli occhi e ha un sussulto ma abbozza, mentre la Gruber prova a difendere la sua ospite: “Dice così perché in altri Paesi la percentuale no vax è più alta e non sono stati così ligi nel rispettare le regole”.
Archiviato il primo round, tocca a Sergio Abrignani, immunologo e membro del CTS, essere trascinato sul ring. “Siete stati voi a consigliare a Draghi di dire quello che ha detto?” chiede la Gruber e il professore: “Ma figurati se ha bisogno di noi per i suoi interventi”. Cacciari riparte lancia in resta: “Ma per forza deve aver chiesto a voi esperti! Voglio sperare che abbia chiesto un parere a chi se ne intende! Se Draghi fa un intervento su Aristotele chiederà un parere a chi se ne intende”.
Abrignani spiega di non aver capito la domanda iniziale e sul mix di vaccini sottolinea: “Abbiamo dato una forte raccomandazione in quanto CTS. Non c’è scritto che chi ha fatto AstraZeneca non può più farlo, ma massima cautela negli under 60 per evitare quei pochi casi di trombosi. Abbiamo consigliato di usare un vaccino che è più sicuro da questo punto di vista”. Ma il filosofo si mostra indispettito e contesta l’immunologo, e la Gruber, la Sattanino e lo stesso Abrignani gli fanno notare che è lui ad aver male interpretato la conferenza di Draghi: “Ha detto che c’è libertà di scelta previo parere del medico di base”. Niente da fare, il filosofo continua a polemizzare: “Quindi ogni italiano che va a fare il vaccino deve fare un consulto con il medico di base?” e il professore: “La raccomandazione è che la seconda dose è Pfizer o Moderna, se uno vuole fare AstraZeneca lo può fare ma prima deve sentire il proprio medico. Noi lo sconsigliamo, abbiamo emesso un warning”.
La conduttrice ritiene di aver chiarito tutto e Cacciari la rimprovera: “No, non abbiamo chiarito niente. Ma capite le complicazioni che comporta andare in cerca del parere del proprio medico di base? Forse viviamo in mondi diversi”, Mariolina Sattanino osa sfidare il Massimo furioso: “Non credo che mandare un whatsapp crei tanti problemi” e il filosofo: “Sì, sì” e la sbeffeggia facendo il pollice all’insù in segno di finta approvazione.