non si capisce più nulla
Covid e varianti: due dosi di vaccino ravvicinate. Così l'Ema cambia nuovamente idea su AstraZeneca
Nuovo cambio di programma in vista per il vaccino AstraZeneca. Nel tentativo di correre ai ripari per prevenire la diffusione della variante indiana, definita delta dall’Oms, da parte dell’Ema è arrivata un’indicazione sulla distanza delle due dosi del vaccino dell’azienda anglo-svedese. "Riguardo alla seconda dose del vaccino Astrazeneca abbiamo dei dati preliminari del Regno Unito che dimostrano che questo vaccino protegge dalla variante Delta e che una seconda dose aumenta la protezione in modo abbastanza significativo. La protezione dopo la prima dose è di poco inferiore rispetto a quanto abbiamo visto sulla variante Alpha che ora circola nella maggior parte dell'Europa. Per cui è importante dire che l'intervallo tra le due dosi potrebbe essere accorciata” le parole del responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici dell'Ema, Marco Cavaleri.
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Lo stesso Cavaleri, finito nei giorni scorsi al centro delle polemiche per l’intervista a La Stampa (poi smentita) in cui si diceva contrario ad AstraZeneca, ha poi annunciato che non c’è ancora alcuna certezza sul mix dei vaccini: “Siamo consapevoli della possibilità di usare un approccio con un mix di vaccini negli Stati membri. Abbiamo avuto modo di dire che questo approccio si è dimostrato efficace in altri contesti. Finora abbiamo pochi elementi ma sembra una strategia che potrebbe essere usata, è importante raccogliere ulteriori informazioni”.
Nel frattempo l'Agenzia europea del farmaco ha comunicato che al momento sono quattro i vaccini in fase di revisione: Curevac, Novavax, Sinovac (Vero Cell) e Sputnik. Per questi farmaci - spiega l'Ema - la revisione continuerà fino a quando l'agenzia "non avrà prove sufficienti per una domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio”. Aggiornamento anche su Moderna: "L'Ema ha iniziato a valutare una domanda per estendere l'uso del vaccino Moderna ai giovani di età compresa tra 12 e 17 anni. L'esito della valutazione è previsto per luglio, a meno che non siano necessarie ulteriori informazioni”. Autorizzazione che già è arrivata per Pfizer.