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Agorà, Silvio Garattini e la verità sul mix vaccinale: non sappiamo niente degli effetti avversi. E sulle dosi ai bambini...

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Vaccini, mascherine, restrizioni. Per rispondere alle tante questioni aperte ad Agorà giovedì 17 giugno Luisella Costamagna ospita Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri.

 

Due dosi Pfizer sono efficaci al 79 per cento, due di AstraZeneca al 60 per cento. Contro la variante Delta basta così o serve una terza dose? "La singola dose non è sufficiente, due offrono una protezione elevata. Per la terza dovremo anche vedere cosa succede in Gran Bretagna. La terza dose complicherebbe non poco le cose, sia perché queste scorte bisogna averle. Poi per l'organizzazione generale" della campagna vaccinale: una terza dose avrebbe un impatto  importante, risponde Garattini. 

 

Ma siamo in grado di riconoscerla questa variante indiana? Su questo aspetto "siamo indietro" ammette il farmacologo di fama mondiale, "in Gran Bretagna hanno fatto un consorzio che fa esami genomici tutti i giorni". Da noi cerchiamo di capire se una variante circola o no ma non conosciamo in realtà le quantità dei contagi delle mutazioni, dice Garattini. 

Poi c'è il caso della seconda dose con Pfizer o Moderna per gli under 60 già vaccinati con AstraZeneca, dopo i casi di trombosi gravi e la morte della 18enne Camilla Canepa. Ma il mix di vaccini è efficace e sicuro? Ci sono esempi in altri campi, dice Garattini, ma la "posizione onesta è dire 'non lo sappiamo'". Nel famoso studio effettuato in Spagna l'efficacia sembra anche migliore ma la verità è "che non sappiamo quale potrebbero essere gli effetti collaterali. Ci sono studi in corso, avremo maggiori informazioni in futuro" ma oggi non sappiamo. "Correndo", però", spesso si fanno degli errori". 

 

La corsa a vaccinare i ragazzi sembra un errore. Ci sono ancora tre milioni di over 60 ancora non vaccinate. "Dobbiamo vaccinare loro e tutti coloro che hanno fattori di rischio, è un errore andar a vaccinare i bambini e i giovani", dice Garattini che spiega: non conosciamo le reazioni tossiche sui giovani. Si conoscono dopo centinaia di migliaia di vaccinati

Eppure si parla di obbligo vaccinale: "Potrebbe essere una strada per gli over 60 scettici, ma prima curiamoci di chi vuole vaccinarsi e ancora non ha potuto farlo per i limiti della nostra organizzazione: dev'essere un obiettivo prioritario."

Sull'obbligo delle mascherine all'aperto che molti vorrebbero togliere il prima possibile Garattini commenta: "Io personalmente tengo sempre la mascherina e la tengo dappertutto. Invito tutti a fare la stessa cosa, teniamo la mascherina perché è molto utile, non soltanto per il Covid ma anche per altre infezioni. Quest’anno - ha osservato il farmacologo - non abbiamo avuto l’infezione dell’influenza, probabilmente anche grazie al fatto che abbiamo portato la mascherina in modo regolare. Quindi le regole generali cerchiamo di tenerle, perché sono ancora efficaci e necessarie"

 

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