Maturità, uno studente su 5 non sa quale mascherina usare. Ecco tutte le regole
Si riparte con l'esame di maturità. E con i problemi in più causati dalle regole restrittive imposte dalla pandemia. Così gli studenti non se la dovranno vedere solo con l'ansia da prestazione ma anche con quella delle misure speciali da rispettare.
Un maturando su 5 non sa che quest’anno ci sono indicazioni precise sulle mascherine da utilizzare durante l’esame, ossia che quelle chirurgiche sono considerate le più adatte, le FFP2 sono sconsigliate mentre quelle cosiddette "di comunità" (come quelle in tessuto) sono vietate. E solo il 46% sa che la mascherina potrà essere abbassata dal candidato durante il colloquio se sussistano le condizioni di distanziamento previste. Sono solo alcune delle indicazioni emerse da un monitoraggio condotto da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di 1.000 studenti di quinto superiore, alla vigilia dell’avvio della campagna anti fake news "Maturità al sicuro". Il Protocollo da osservare durante le prove fissa a due metri la distanza minima che deve esserci tra tutti i presenti nel luogo in cui si svolge l’esame ma solo il 47% dei maturandi - meno di uno su 2 - dimostra di saperlo. Mentre l’8% di maturandi pensa di poter portare una squadra a tifare per il proprio orale, il 77% è consapevole che si potrà entrare a scuola al massimo con una persona al seguito e il restante 15% pensa sia obbligatorio affrontare la prova rigorosamente da soli. Dura a morire anche la convinzione che all’ingresso della scuola verrà misurata la temperatura: solo uno su 4 sa che questo non sarà necessario, basta presentare l’autodichiarazione. Quella sì indispensabile per accedere ai locali dell’istituto.
Anche per l’esame di Stato 2021 si è deciso di replicare la formula di emergenza adottata dodici mesi fa: niente prove collettive ma solo un colloquio orale, un po' più corposo rispetto a quello tradizionale. Per il secondo anno consecutivo la vigilia della Maturità non sarà così animata dagli inviti a non usare smartphone (e dispositivi tecnologici in genere) per aiutarsi nelle prove scritte, o a evitare di cercare le tracce online (che, tanto, non sarebbe possibile trovare). Ciò però non vuol dire che non sia necessario mettere in guardia gli studenti contro le consuete fake news, che hanno comunque terreno fertile. A cambiare, semmai, è la possibile fonte delle false piste: l’indiziato numero uno, stavolta, è il protocollo da osservare per svolgere la prova in sicurezza a scuola.
Un elenco di regole che, seppur non troppo diverso da quello che ha permesso di far sostenere in presenza l’esame 2020, sta mandando in confusione tantissimi maturandi. Proprio questo, perciò, sarà il tema centrale di Maturità al sicuro, la tradizionale campagna di sensibilizzazione che la polizia postale e delle comunicazioni porta avanti, per il quattordicesimo anno consecutivo, assieme al portale Skuola.net. A restare immutato nel tempo, invece, è l’obiettivo dell’iniziativa: contrastare, attraverso la corretta informazione, il propagarsi di notizie errate, bufale e leggende metropolitane. I dettagli del protocollo, peraltro, sono stati ufficializzati solo alla fine di maggio, dando poco tempo ai ragazzi di ’studiarselò per bene. Il rischio di fare passi falsi il giorno della prova è dunque concreto e diffuso. Iniziative come quella ’antibufalè di polizia di Stato e Skuola.net - prosegue la nota - servono proprio a veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani perdano la concentrazione che merita uno dei momenti più importanti della loro vita da studenti.
E per rafforzare ulteriormente il messaggio, utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei maturandi, è stato anche realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su Skuola.net e sui suoi canali Facebook, Instagram, YouTube. Un contenuto ironico che, grazie agli sfoghì dei ragazzi che nei prossimi giorni dovranno sostenere il proprio esame, passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere leggendo in modo distorto il protocollo di sicurezza. In più, gli operatori del commissariato di polizia di Stato online anche quest’anno saranno a disposizione dei ragazzi nelle ore immediatamente precedenti l’inizio del maxi-orale, per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete. Con un rappresentante della polizia di Stato che sarà anche presente alla tradizionale diretta di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d’esami, per fare il proprio in bocca al lupo e tranquillizzare ulteriormente tutti gli studenti alle prese con questa ennesima anomala Maturità.
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