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La verità sulla variante indiana, quali vaccini funzionano. Bomba di Burioni: scatta l'allarme

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La variante Delta, altrimenti detta indiana, preoccupa l'Europa con la Gran Bretagna che rinvia le tanto attese riaperture programmate. I casi aumentano e sotto la lente degli scienziati coi sono i vaccini a disposizione e la loro capacità di difesa nei confronti della nuova mutazione del Covid. Il virologo Roberto Burioni ha diffuso sui social uno studio proveniente dalla Scozia pubblicato dalla prestigiosa rivista Lancet. La ricerca riporta l'efficacia di due dosi di vaccini nella protezione da infezione da variante Delta (indiana): Pfizer 79%, AstraZeneca 60%. "Questa variante sembra più contagiosa e in grado di causare malattia più grave", è la prima conclusione che il virologo trae dallo studio sulla mutazione che è stata individuata anche in Italia. 

 

L'efficacia dei vaccini a mRNA, si apprende dai post di Burioni, è maggiore rispetto a quella dei sieri a vettore virale come Johnson & Johnson e AstraZeneca. "Sappiamo questo: chi si è vaccinato con i vaccini mRNA quasi mai si infetta (quasi perché niente funziona al 100 %) ma se si ammala 1) la malattia è quasi sempre lievissima 2) il paziente è poco contagioso. Risultato: con questi vaccini" come Pfizer e Moderna "si può chiudere la partita COVID". Diverso il discorso con quelli ad adenovirus come AZ e J&J. 

 

Intanto Londra frena sulle riaperture. Il premier Boris Johnson ha annunciato un rinvio fino a quattro settimane della revoca delle restrizioni contro il Covid-19 in Inghilterra, mentre resta alta la preoccupazione per la variante Delta. Dal 21 giugno inizialmente previsto, il giorno atteso come ’Freedom Day’ slitta fino al 19 luglio, con possibile anticipo di due settimane. In conferenza stampa, Johnson ha detto che la nuova data consentirà di vaccinare con due dosi un numero maggiore di persone. Intanto, il lasso di tempo tra la prima e la seconda dose è stato abbreviato per chi ha più di 40 anni, scendendo da 12 a 8 settimane, mentre chi rientra in tale fascia d’età riceverà la seconda dose entro la settimana del 19 luglio. Significa due terzi delle persone adulte, che entro quella data saranno quindi completamente vaccinate, ha precisato il conservatore, mentre gli over-18 saranno chiamati per la prima dose.

 

"Non è il momento di accelerare, essendo cauti ora abbiamo la possibilità di salvare molte migliaia di vite vaccinando milioni di persone", ha detto Johnson. Al G7 Johnson aveva ammesso il proprio pessimismo, mentre gli esperti chiedevano cautela stimando che la variante individuata per la prima volta in India sia al 60% più contagiosa del ceppo predominante. Il Regno Unito ha registrato oltre 7mila nuovi casi in ciascuno degli ultimi sei giorni, con variante Delta nel 90% dei casi. Il Public Health England ha dichiarato che l’immunizzazione con due dosi è altamente efficace contro la variante Delta (Pfizer-BioNTech al 96% contro l’ospedalizzazione, Oxford-AstraZeneca al 92%). 

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