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Sparatoria ad Ardea finisce in tragedia: tre morti, di cui due bambini. Squilibrato barricato in casa dopo il raptus

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Le vite di due bambini e di un anziano sono state spezzate per colpa di un raptus. È strage ad Ardea a seguito di una sparatoria nei pressi del comprensorio Colle Romito: sono morti in tre dopo i colpi di pistola esplosi presumibilmente da un uomo di 34 anni, che il sindaco del comune del litorale di Roma ha definito uno squilibrato. Ad avere la peggio sono stati un anziano signore e due fratelli: i due ragazzini sono stati colpiti mentre giocavano nel parco a 30 metri da casa e non hanno alcun legame di parentela con il 74enne ucciso. Daniel aveva 10 anni e David 5. Si sono rivelati inutili i tentativi dei molti sanitari giunti sul posto per rianimarli. A sparare, come detto, sarebbe stato un 34enne con problemi psichici che poi si è barricato in un appartamento di via Colle Romito 238. Sul posto ci sono i carabinieri dei comandi locali che stanno operando con l’aiuto delle aliquote primo intervento del comando provinciale di Roma e dei gruppi speciali. L’uomo è stato colto da un raptus e ha aperto il fuoco mirando ai due bambini e all’anziano che stava passando in bicicletta: sono stati sparati almeno tre colpi di arma da fuoco. Nessuna lite dietro il gesto sconsiderato.

 

"Ho ricevuto ora - le parole in una nota dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato - una telefonata che non avrei mai voluto avere, il Direttore Sanitario dell’Ares 118 mi ha appena comunicato che i medici soccorritori stanno facendo la constatazione di decesso per entrambi i bambini. Il primo a non farcela è stato il più piccolo, poi purtroppo è mancato anche il secondo bambino. Gli operatori intervenuti sul posto hanno impiegato tutti gli sforzi possibili per salvare le vittime con ripetuti tentativi di rianimazione, ma la situazione è apparsa fin da subito compromessa. Sono profondamente scosso per l’accaduto ed esprimo tutto il mio rammarico e le più sentite condoglianze ai familiari e all’intera comunità di Ardea che oggi - conclude D’Amato - vive un terribile lutto per questa tragedia”.

 

Oltre a D’Amato ha parlato anche Mario Savarese, sindaco di Ardea: “Ho fornito la mappa catastale dell’appartamento in cui è barricato. Le forze dell’ordine hanno circoscritto l’area e la tengono in sicurezza, sono stato sul posto fino a pochi minuti fa. L’uomo è sicuramente armato, altrimenti i carabinieri avrebbero già fatto irruzione. L’uomo che ha sparato è una persona instabile, che ha manifestato in precedenza dei comportamenti ostili, non si può certo dire che sia una persona normale. Oggi ha messo in atto minacce a cui nessuno aveva dato credito - ha aggiunto il primo cittadino - e la reazione è stata sconsiderata e atroce. I motivi sono futili, non ce ne sono di altra natura, se non di litigi tra vicini. Dev’essere stata una questione di pochi minuti degenerata”. Una tragedia vera e propria.

 

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