Saman uccisa dal politicamente corretto, Santanchè massacra sinistra e femministe. Da Giletti è rissa con l'imam
Il caso di Saman Abbas continua a tenere banco nelle trasmissioni televisive. Una storia terrificante che arriva da Novellara, Reggio Emilia, dove una ragazza pachistana ha perso la vita per essersi opposta al matrimonio combinato in patria. Si sospetta che la diciottenne sia stata uccisa dalla furia dello zio su istigazione dei genitori.
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A distanza di un mese proseguono le ricerche del corpo, non solo un caso di cronaca e di femminicidio ma una vicenda che apre tanti interrogativi nell’ultima puntata di Non è l’Arena, domenica 13 giugno. Il talk di Massimo Giletti si interroga sulla questione culturale del mondo musulmano, nel quale la pratica del matrimonio concordato è ancora molto diffusa in alcuni paesi come il Pakistan. Un destino che Saman non sentiva di condividere, lei che era scappata di casa proprio perché desiderava vivere all’occidentale.
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Una brutta storia poco trattata dalla sinistra che invece sembra utilizzarla per cavalcare il tema politico anziché quello della religione. Ospite in collegamento la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè che esordisce così: “L’idea che mi sono fatta è quella di una ragazza libera che voleva vivere all’occidentale. Ho sofferto per come è stato trattato questo caso drammatico… “. Il conduttore la pizzica sulla poca risonanza della vicenda nel mondo della sinistra italiana: “Io non ci sto. un’intera famiglia, compresa la mamma sottomessa al clan maschile. Farlo passare per femminicidio è sbagliato. Questo politically correct, dove va tutto bene, se non ora quando… il 'Me too' perché se magari un uomo fa un complimento per dire, tanto ormai siamo arrivati a questi limiti. Allora lì le femministe si scatenano. Qui invece viene ammazzata una donna per una questione culturale e religiosa io non ci sto a non mettere anche la religione in mezzo".
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"Perché quando un uomo ammazza una donna in Italia non solo viene perseguitato dalla giustizia ma anche dall’orda pubblica perché è un fatto pazzesco uccidere", conclude la Santanchè. In studio i toni si accendono proprio sulla questione religiosa e culturale, la Santanchè specifica: Non ce l’ho con l’islam ce l’ho con i fondamentalismi”. L’imam, rappresentante della controparte l’accusa: “Lei è sempre contro l’islam e i musulmani, gli stranieri. Lei ha studiato l’Islam a modo suo, venga che glielo spiego io, non c’è mai stata differenza tra uomo e donna”. La senatrice nel mentre, in segno di dissenso si copre il volto e si mette le mani nei capelli.