Ardea, "come un'esecuzione": il dramma di Daniel e David. I due fratellini morti tenendo la mano al padre
Daniel e David Fusinato. Sono i nomi dei due bambini di 10 e 5 anni uccisi in modo brutale vicino casa ad Ardea dalla follia omicida di Andea Pignani, 34 anni, che nella scia di sangue ha lasciato a terra anche Salvatore Ranieri, 74 anni. "I genitori di Daniel e David sono distrutti e chiedono massimo riserbo e rispetto. Questa mattina i due ragazzi stavano giocando di fronte alla loro casa. Sono stati avvicinati dall’uomo, uno è stato sparato al petto, l’altro alla gola. È stata come una esecuzione", afferma l’avvocato Diamante Ceci, difensore di Domenico Fusinato, padre dei due piccoli uccisi ad Ardea e che sta scontando una condanna agli arresti domiciliari.
Ardea, morto l'aggressore che ha ucciso un uomo e due bambini. Blitz nella casa
L'uomo è sceso in strada appena è stato avvertito dell'accaduto, La nonna materna dei bambino ha detto che sono "morti tenendo la mano del padre" e "non riuscivano a parlare" nei lunghi minuti, addirittura mezz'ora secondo quanto denuncia la donna, in attesa dei soccorsi che sono risultati vani.
Parla il testimone: "Ho visto quei corpi insanguinati". Un quarto uomo sfuggito al massacro
"Questa è una tragedia - prosegue il legale -. L’omicida alcuni giorni fa aveva minacciato la propria madre con un coltello. Nel novembre scorso è morto il padre che deteneva l’arma regolarmente. Nessuno dei suoi parenti ha restituito quella pistola. Oggi l’ha trovata, è uscito di casa e ha ucciso tre persone. La terza vittima è stata ammazzata con un colpo alla testa, si tratta della persona anziana che era venuta ad Ardea a trascorrere il week end" rivela l'avvocato.
Il più grande dei due fratelli sognava di diventare un calciatore professionista, e il suo idolo era il portiere della Nazionale Donnarumma. Era portiere dei Pulcini dell'Ostiamare, cresciuto nel vivaio della società lidense in cui giocava da oltre 4 anni. Era in procinto di andare a giocare per i giovanissimi della Lazio.