altro lutto

AstraZeneca, 54enne morto di trombosi. Indaga la Procura e la famiglia: "Perché quel vaccino ad un under60?"

Gianluca Masserdotti non ce l’ha fatta e si registra un’altra morte che porterà ulteriori polemiche sul vaccino AstraZeneca. L’uomo, 54 anni, è deceduto per una serie di episodi trombotici e, come riporta il Corriere della Sera, la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per verificare eventuali legami con il prodotto contro il Covid dell’azienda anglo-svedese.

 

 

“Mio padre era sano. Perché sia finita così non riusciamo a spiegarcelo” racconta la figlia Giulia, seguita poi da Sonia, sorella di Gianluca, che lavorava come carrozziere nella provincia di Brescia: “Tra una ventina di giorni potrebbero arrivare risposte dai risultati delle analisi specifiche, eseguite appena Gianluca è arrivato in ospedale, disposte quando i medici hanno saputo che era stato vaccinato da poco, diagnosticando un’ischemia e un’emiparesi sinistra. Non è escluso che avesse già un trombo mai diagnosticato e che il vaccino abbia innescato questo processo che non gli ha dato scampo. Quando è arrivato al pronto soccorso aveva le piastrine praticamente azzerate, e, forse, con il vaccino in corpo, il suo fisico non è riuscito a reagire, nonostante i medici abbiano fatto di tutto per salvarlo”.

 

 

Inutili tutti i tentativi dei medici di salvarlo operandolo per ridurre la pressione sul cervello, con la morte cerebrale che è stata dichiarata mercoledì La famiglia vuole vederci chiaro e ora alza la voce: “È sempre stato detto che era meglio evitare di somministrare AstraZeneca sotto i 60 anni. E poi mio fratello e la ragazza di Genova diventano ‘quell’unico caso su 100 mila’. Perché? Forse era meglio consigliare di fare delle analisi prima del vaccino. Se mio fratello aveva effettivamente un problema latente, sarebbe stato diagnosticato e, forse, non saremmo arrivati a questo punto. Ci vuole più tutela per chi si vaccina”. Un’altra storia triste dopo quella di Camilla Canepa di Sestri Levante.