Camilla Canepa aveva una malattia. Indagini sull'anamnesi prima del vaccino AstraZeneca
Non ci sono certezze al momento su eventuali rapporti di causalità tra il vaccino e l’insorgenza delle complicanze che hanno portato alla morte della ragazza di 18 anni di Sestri Levante, Camilla Canepa, deceduta ieri in seguito a una trombosi all’ospedale San Martino di Genova. Da un lato le procedure di farmacovigilanza, attivate dal policlinico in seguito al ricovero, dall’altra l’inchiesta aperta dalla procura di Genova serviranno a ricostruire il quadro completo attorno al caso della ragazza, che lo scorso 25 di maggio si era sottoposta volontariamente alla somministrazione del vaccino, con dose di AstraZeneca. Dai primi accertamenti ancora in corso è emerso che la ragazza aveva una piastrinopenia autoimmune familiare, era affetta da cisti ovarica, ed assumeva una terapia ormonale con due farmaci, uno a base di estrogeni e l’altro a base di progestinici. Quanto e se queste condizioni possano essersi sovrapposte fino a determinare le complicanze trombotiche potrà chiarirlo solo l’esame autoptico che verrà svolto martedì prossimo.
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Al momento i carabinieri del Nas su incarico dei magistrati hanno acquisito le cartelle cliniche dell’ospedale di Lavagna, il primo al quale la giovane si era rivolta lo scorso 3 giugno al presentarsi dei primi sintomi, e del San Martino di Genova dov’è stata ricoverata il 5 giugno e poi sottoposta a due interventi neurochirurgici nella speranza di poterla salvare. I Nas stanno acquisendo anche la documentazione relativa all’anamnesi pre-vaccino, l’obiettivo è quello di chiarire se le condizioni di salute siano state indicate in fase di anamnesi prima della somministrazione e come eventualmente siano state valutate. Il fascicolo aperto presso la procura è per omicidio colposo a carico di ignoti. A guidare le indagini il procuratore aggiunto Francesco Pinto insieme al pm Stefano Puppo. Intanto a Sestri Levante, sulla riviera genovese dove viveva Camilla, il Comune ha indetto una giornata di lutto cittadino nel giorno dei funerali della ragazza. Tutta la città si è stretta attorno alla famiglia, nel silenzioso riserbo di una tragedia che ha scosso tutta la comunità questa mattina è stato lasciato un mazzo di fiori bianchi, sullo scooter della ragazza, parcheggiato sotto casa.
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Secondo Federico Chiurazzi, specialista in Ematologia presso l’azienda ospedaliero-universitaria Federico II di Napoli e membro del comitato scientifico dell’associazione nazionale dei pazienti affetti da piastrinopenia autoimmune, sentito dall’Agi, «non abbiamo modo di sapere con certezza se esistesse o meno un legame con la vaccinazione AstraZeneca, la concomitanza temporale non basta a stabilire la causalità».
Intanto, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, risponde alla accuse di chi accusa la Regione di aver fatto di testa sua incentivando gli open day con AstraZeneca. Lo fa pubblicando un documento della struttura commissariale in cui ricorda che il Cts, nella seduta del 12 maggio scorso, «non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative quali i vaccination day, mirati a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore di 18 anni».
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