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Seconda dose AstraZeneca, scoppia il caos. Regioni in tilt, la giravolta della Lombardia
Come prevedibile l'ennesima giravolta sul vaccino AstraZeneca scatena il caos e le Regioni, in assenza di certezze, si muovono in ordine sparso. Il caso è noto, l'orientamento del governo di Mario Draghi e della struttura commissariale retta dal generale Figliuolo stabilisce l'uso del siero sviluppato a Oxford solo per gli over 60, per i casi seppur rari di gravi trombosi nella popolazione più giovane, soprattutto di sesso femminile. Gettando nella confusione più totale quanti, anche i giovanissimi che hanno approfittato degli open day regionali per andare in vacanza tranquilli, hanno fatto la prima dose di AstraZeneca.
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La Lombardia nel giro di poche ore cambia diametralmente atteggiamento sulla seconda dose "eterologa". Prima ha sospeso i richiami vaccinali con un vaccino diverso, "in attesa di una nota ufficiale di Ministero della salute e di Aifa, competenti a rilasciare un parere scientifico", si legge in una nota della Regione, "allo scopo di tutelare quanto più possibile la salute dei cittadini e garantire i loro diritti". "La sospensione riguarda tutti i cittadini under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Per chi ha più di 60 anni nulla cambia".
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Poi, "alla luce della circolare del ministero della Salute e del collegato parere Aifa (Agenzia italiana del farmaco), Regione
Lombardia provvederà, per la somministrazione della seconda dose di vaccino ai cittadini under60 vaccinati con AstraZeneca in prima dose, alla vaccinazione eterologa, ossia con vaccino Pfizer o Moderna. La riorganizzazione del programma vaccinale avverrà negli stretti tempi necessari sulla base delle dosi di vaccino disponibili", fa sapere l’assessorato al Welfare della Regione Lombardia in una nota diffusa alla stampa oggi pomeriggio.
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In Friuli Venezia Giulia invece i richiami per gli under 60 che hanno ricevuto come prima dose AstraZeneca saranno con vaccini a mRna (Pfizer o Moderna), ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi. Come ha precisato lo stesso Riccardi, in Friuli Venezia Giulia le persone sotto i sessant’anni che si sono prenotate e sono in attesa di completare i ciclo con AstraZeneca ammontano a circa 8.300. Il vicegovernatore ha anche spiegato che in questa nuova fase per i richiami con un tipo di vaccino diverso valgono, in linea di continuità, le stesse date e gli stessi orari delle prenotazioni acquisiti in precedenza, senza quindi la necessità per le persone di ricontattare i servizi del sistema sanitario.
Nel Lazio "il vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) viene somministrato esclusivamente ai cittadini over 60 (a partire dai 60 anni già compiuti). Tutte le prenotazioni sono confermate", ha detto l’assessore alla Sanità e Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Dopo la confusione iniziale, tra il 15 e il 16 marzo, viste le segnalazioni di eventi trombotici in donne fra i 25 e i 65 anni, alcuni paesi europei fra cui l’Italia sospendevano "in via precauzionale" l’uso del vaccino. L’Ema, dal canto suo, annunciava un’indagine "rigorosa" sull’accaduto specificando comunque come i benefici fossero «superiori» ai rischi. Il 18 marzo in Italia riprendevano le vaccinazioni con AstraZeneca e due giorni dopo il generale Figliuolo, 59 anni, riceveva la sua dose. In Germania, invece, il 30 marzo veniva sospesa la somministrazione agli under 60 "dopo che l’ente regolatore medico annunciava 31 casi di trombi sanguigni rari in persone che avevano ricevuto di recente la dose". In seguito lo stesso accadeva in altri Paesi dell’Ue come, Francia, Finlandia e Paesi Bassi. In Italia invece tutto è proseguito, anche con la creazione di Open Day ad hoc. Poi la morte della 18enne Camilla giovedì all’ospedale di Genova ha cambiato le carte in tavola. Niente AstraZeneca per gli under 60, perché con l’attuale situazione epidemiologica lo scenario è cambiato: i benefici non sono più così superiori ai rischi essendo diminuita l’incidenza del contagio. I richiami verranno effettuati con vaccini a mRna. La campagna vaccinale dovrà essere rimodulata. Quanto alle dosi avanzate, spiega il generale Figliuolo «"saranno impiegate per i paesi Covax".