Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

L'aria che tira, "Ema come Ponzio Pilato". Le Foche è durissimo: sul vaccino AstraZeneca si sono lavati le mani

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

A “L’Aria che tira”, l’approfondimento sull’attualità di LA7, venerdì 11 giugno, l’immunologo Francesco Le Foche critica aspramente il comportamento dell’Ema sul vaccino AstraZeneca contro il Covid-19: “Fa il Ponzio Pilato”.

La morte della 18enne Camilla Canepa per trombosi a seguito del vaccino AstraZeneca all’ospedale di Lavagna ha impressionato l’opinione pubblica e diviso (ancora una volta) scienziati e virologi. Nell’ultima diretta stagionale de “L’Aria che Tira”, Myrta Merlino ha provato a capire se c’è stato o no un errore nella somministrazione di AstraZeneca agli open day per i giovani (quasi tutte le Regioni li hanno sospesi, nda) e il professor Francesco Le Foche ha ricostruito il percorso a ostacoli del vaccino di Oxford: “All’inizio, AstraZeneca aveva presentato studi sui giovani e l’Ema aveva preso in considerazione quei dati, ma in Inghilterra a settembre 2020 ci fu un’esplosione dei casi per colpa della variante inglese e quindi decisero la vaccinazione di massa con una dose a tutti inoculando soprattutto AstraZeneca. Era per tutta la popolazione senza fasce di età e il risultato della sperimentazione in vivo, non in vitro, fu eccezionale, ci fu un abbattimento de contagi. Questo portò a rivalutare la situazione, ma si notarono che i casi di trombosi nelle giovani donne non erano poi così rari. L’EMA se ne lavò un po’ le mani dicendo che ogni nazione poteva decidere per sé”.

 

 

Le Foche è d'accordo con Giuseppe Remuzzi, direttore Istituto Farmacologico Mario Negri, sulla opportunità di non correre con il vaccino contro il Covid-19 per i giovanissimi: “Oggi siamo nelle condizioni di fare una vaccinazione diversa rispetto a qualche mese fa, una vaccinazione ragionata e razionale. Se la scienza ci dice che queste trombosi si verificano soprattutto in donne giovani, sarebbe opportuno che l’EMA intervenisse. Dovrebbe entrare in campo, anzi avrebbe dovuto già farlo. In quel momento non ha preso la decisione giusta. Se si sta comportanto a mo’ di Ponzio Pilato? Sì, è un atteggiamento pilatesco”. L’immunologo ha anche detto sì a inoculare il Pfizer a chi ha fatto la prima dose con AstraZeneca: “Ci sono studi non definitivi, ma rassicuranti in merito. Cambiare il vaccino produce una quantità maggiore di anticorpi e un’immunità più variegata quindi è la scelta giusta”. I saluti di Le Foche sono un buon auspicio: “Quest’estate dovrebbe segnare la fine dell’incubo, ci saranno altri casi, ma dovremmo essere alla fase finale”.

 

 

Dai blog