Saman Abbas, l'audio disperato al fidanzato: "Se non mi senti più..."
La storia di Saman Abbas continua a tenere banco negli studi di “Chi l’ha visto?”, nella puntata di mercoledì 9 giugno. Il programma di Rai 3 dedicato ai casi di cronaca avvolti nel mistero, sotto la conduzione di Federica Sciarelli, torna a fare luce sulla tragica morte della ragazza pachistana "colpevole" di essersi opposta al matrimonio combinato.
“Ho paura, lui mi scrive ancora”: Le minacce del padre di Saman al fidanzato. Intimidazione anche ai suoi familiari in Pakistan. #chilhavisto pic.twitter.com/ES7injXY9T
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) June 9, 2021
La diciottenne, secondo gli ultimi aggiornamenti degli inquirenti sarebbe stata uccisa per mano dello zio con la complicità di tutta la famiglia perché desiderava vivere all’occidentale e rifiutava le nozze programmate con un lontano cugino in Pakistan. Stando alle ultime novità, uno dei cugini che avrebbero preso parte all’occultamento del cadavere è stato estradato dalla Francia. L’uomo era stato filmato assieme a un altro cugino e uno zio, ancora ricercati, mentre andavano con delle pale verso il terreno dove sono in corso le ricerche del corpo.
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Nuove testimonianze e nuovi documenti ripercorrono il clima di terrore in cui era immersa la giovane ragazza di Novellara. I genitori le tolgono tutto, documenti, cellulare, lei viene accolta in una comunità ma poi è costretta a tornare a casa per recuperare le sue cose e abbandonare la casa. La sera del 30 aprile Saman litiga con la famiglia perché voleva allontanarsi per sempre da loro e manda il terribile messaggio al fidanzato Ahmad: "Ho sentito che dicono: 'uccidiamola', una cosa del genere. Mia madre mi ha detto che non parlavano di me, ma di una ragazza che è scappata in Pakistan… Vedremo quello che è scritto nel destino e quello che non è scritto. Se sono chiacchiere... ma possono arrivare a fare questo gesto. Non so cosa succederà, va bene lasciamo fare al destino”. Un destino crudele quello di Saman che da lì a poco gli toglierà per sempre la vita.
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In esclusiva ai microfoni di Rai 3 parla il fidanzatino Ahmad, pachistano anche lui residente in un’altra regione d’Italia: “L’ultima volta che l’ho sentita era il 30 aprile alle 11:22 per messaggio. Mi ha detto: “se tra uno o due giorni non ti chiamo, tu vai subito dai carabinieri e dì che mi è successo qualcosa. Io vado dai carabinieri, loro mi hanno detto: 'vai a casa Saman sta bene, vai a casa'. Poi sono andato dall’avvocato della comunità di Bologna e poi si è iniziato a indagare. Io sono andato il 4 maggio dai carabinieri perché erano 4 giorni che non sentivo Saman”.
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Il ragazzo dunque non sottovaluta la situazione e segue le indicazioni di Saman, da lì a poco però, lei finisce nelle mani dello zio. Il ragazzo ad oggi continua a ricevere le intimidazioni del padre della ragazza: “Ho paura, lui mi scrive ancora”. “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”, questo il messaggio dell’uomo alla famiglia della ragazza poco dopo la morte di Saman.