ombre sulla morte
Michele Merlo, il padre accusa: "Sporgeremo denuncia. C'era solo lui, come poteva intasare il pronto soccorso?"
"Chiederemo l'autopsia e poi penseremo al funerale", le parole del papà di Michele Merlo sono struggenti. La morte del 28 enne, che ha partecipato ad Amici nel 2017, ha lasciato un vuoto immenso. Merlo è stato colpito da una forma fulminante di leucemia, il cantante ha lottato per alcuni giorno tra la vita e la morte in terapia intensiva. E la sua famiglia non si dà pace perché Michele, dopo i primi sintomi, era andato in ospedale.
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Suo padre Domenico rilascia un'intervista a "Il Resto del Carlino" dove affida tutta la propria rabbia e rancore dicendo che suo figlio "si era recato all’ospedale di Vergato venendo rispedito a casa senza neppure un referto medico”. Infatti, all'ospedale di Bologna Merlo arriva in gravissime condizioni con un'emorragia cerebrale provocata dalla leucemia fulminante. Il ragazzo, nella notte tra giovedì e venerdì, viene operato d’urgenza. Ma domenica sera non ce la fa. Muore giovanissimo.
Adesso restano tanti dubbi. Troppi interrogativi. “Questa storia ha moltissime ombre, su cui vogliamo sia fatta luce”, dice papà Domenico. Intanto, da fonti giornalistiche s'apprende che l’Ausl avrebbe avviato un’indagine interna. Una notizia che sicuramente non cambia nulla: nessuno potrà restituire alla vita un ragazzo pieno di talento come Michele. E la sua famiglia annuncia battaglia. “Sicuramente un’indagine la faremo partire noi: mi sono già rivolto agli avvocati e abbiamo intenzione di sporgere denuncia. Ci sono moltissime ombre e noi vogliamo chiarezza", racconta a Il Resto del Carlino.
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Secondo la versione di Domenico Merlo si tratterebbe di malasanità (un'ipotesi, ovviamente, tutta da verificare nelle sedi opportune). “Mercoledì pomeriggio mio figlio è stato all’ospedale di Vergato e, come ci ha poi raccontato, c’era praticamente solo lui, di paziente. Eppure, il medico che lo ha accolto gli avrebbe intimato di ’non intasare gli ospedali per un mal di gola e due placche’. Invece mio figlio oltre a placche, febbre e mal di gola, aveva un terribile mal di testa, sangue al naso ed ematomi sul corpo", racconta Domenico. Michele, dopo la visita al Pronto soccorso, avrebbe raggiunto la sua fidanzata (che vive in una frazione di Marzabotto). "Le cose sono peggiorate, fino alla crisi di giovedì sera. E al burrascoso intervento del 118…”, spiega ancora Domenico. Che annuncia il ricorso ai legali.
"L’equipe del dottor Carlo Coniglio e tutto il decimo piano del Maggiore sono stati favolosi. Si sono scusati per il trattamento che ci era stato riservato. Abbiamo già avuto due incontri con il direttore del reparto per fare il punto della situazione. Vogliamo capire se questo si poteva evitare. Perciò chiederemo anche che sia disposta l’autopsia sul corpo di Michele. Poi potremo pensare al funerale e a dargli l’ultimo saluto”, conclude il padre di Michele Merlo.