Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Denise Pipitone, "l'avevo riconosciuta". Parla la guardia giurata di Danas e la rom, perché venne bloccato

Giorgia Peretti
  • a
  • a
  • a

Si è aperto il vaso di pandora sul caso di Denise Pipitone e ora emergono nuovi spunti utili per le indagini della procura di Marsala. La drammatica vicenda che vede protagonista una bambina scomparsa, il 1° settembre 2004 a Mazara Del Vallo, tiene banco in tutte le trasmissioni televisive. Tanti gli elementi vecchi che osservati adesso sembrano rivelare un mistero nel mistero. Circa un mese dopo il suo rapimento, il 18 ottobre 2004, Denise venne ripresa da una guardia giurata di Milano che accorgendosi della somiglianza ha girato un video con il suo cellulare. Alcuni frammenti sono stati presi in considerazione dagli inquirenti ma le tracce della bambina e la donna che le era accanto si sono disintegrate poco dopo l’avvistamento dell’uomo in servizio.

A Quarto Grado, si torna a parlare di quella ripresa dove si vede una bambina seduta vicina ad rom che chiedevano l’elemosina. Ospite in studio l’autore del filmato, Felice Grieco, che esordisce così: “Voglio la verità su Denise”. Ai microfoni del programma di Gianluigi Nuzzi, dopo 17 anni da quel video confessa: “Sono andato dai carabinieri per una denuncia. Qualche giorno fa ho avuto una segnalazione da una signora che vuole rimanere anonima, mi ha inviato un link di un articolo che parla di rom. C’erano delle persone e io tra queste ho riconosciuto la donna di Milano, quella che accompagnava la piccola Danàs. È inconfondibile, io ricordo le facce. Ho subito segnalato a chi di dovere e ho formalizzato il riconoscimento sperando di riuscire a risalire a quella donna del video”.

Grieco non sembra avere molti dubbi sull’identità della rom che accompagnava la bambina nel video, certo di averla riconosciuta. Più volte, in merito al video di ottobre 2004, l’ex guardia giurata ha ribadito: "Per me era proprio lei. Chiamai prima mia moglie, subito dopo la polizia e chiesi di poter intervenire con una scusa, ma mi fu detto di aspettare il loro intervento. Feci anche il famoso video, mi dissi che almeno così avevano una faccia da riconoscere, da controllare”. Testimonianze che ora più che mai sembrano delineare una situazione complessa e articolata, immersa nel mistero e nelle incongruenze dei racconti. Per il momento le ricerche di Denise continuano, la procura di Marsala ha iscritto nel registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave.

Dai blog