Otto e mezzo, il risveglio di Mario Monti contro Lilli Gruber: "Lei gli darebbe 15, si sa". Imbarazzo e accuse su Draghi
Il Mario Monti che non ti aspetti su La7 nella puntata del 1 giugno di Otto e mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber sul canale di proprietà di Cairo. Al senatore a vita ed ex presidente del Consiglio viene chiesta una valutazione sull’operato di Mario Draghi e del suo Governo, con un voto che deve andare da una scala da uno a dieci, un tema che fa scattare una nuova vitalità in Monti che non le manda di certo a dire alla giornalista.
"Un buon otto - dice Monti - glielo darei, per essere prudenziale”. “Beh, prudenziale… Sennò gli dava 10 o cosa sennò?” la replica della Gruber che sorride al giudizio dell’ex Premier, che subito coglie la palla al balzo per una frecciata velenosa ai danni della conduttrice: “È notorio che lei gli darebbe 15, ma insomma i voti sono limitati a dieci e otto è molto vicino a dieci”. L’imbarazzo della Gruber è evidente, tanto che si blocca su un mezzo sorriso che fa capire che Monti ha colpito e affondato con la controrisposta. “Mi sembrava un punteggio molto alto” prova a uscirne la giornalista, che glissa e va subito avanti, facendo una piccola gaffe nello scambiare Draghi e Monti, indice del momento di tensione precedente.
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"Mattarella ha parlato di nuovo inizio. Draghi di ottimismo e fiducia nella ripartenza dell’Italia, insomma questo paese sta per ripartire e deve farlo unito, una cosa che ribadiscono tutti. Ora lei condivide l'ottimismo di Draghi? Vede un Paese unito grazie al Governo di unità nazionale?” la domanda della Gruber. E il professore ed economista risponde: "Condivido l'ottimismo che deve esserci e che comincia ad esserci, fondatamente, soprattutto per i buoni risultati nella campagna contro la pandemia di Covid. L'unità nazionale non è ancora stata messa alla prova. Ricorderà che proprio nello scorso autunno avevo auspicato un Governo di unità nazionale e sembrava fuori dal mondo. Ormai invece ci siamo ormai da tre mesi e più. L'intento dei partiti di lavorare anche con sacrifici propri per superare i problemi del Paese per ora non si vede, ma scopriremo nei prossimi mesi se c’è”. “Draghi sta facendo sì che i partiti rinuncino un poco alle loro bandiere in nome di questa unità nazionale per ripartire. Anche su questo fronte ci sta riuscendo?” l’altra domanda dallo studio: “Sì, questo certo, il Governo esiste e la maggioranza c'è e non si è sciolta. È la prima volta, nei quattro Governi di unità nazionale, nella storia della Repubblica italiana in cui esiste un Governo di unità nazionale perché i partiti, saggiamente dal loro punto di vista, hanno voluto entrare a bordo di in un Governo che ha il compito di fare delle cose positive al Paese e che daranno popolarità ai partiti che ne concorrono. Ne hanno - aggiunge Monti - tutto l’interesse”.
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Poi Monti conclude: ”Avrei dato 10 a Draghi se avesse fatto meglio nel campo fiscale. Il Governo ha fatto un condono e ha bocciato la proposta di Letta di tassare le successioni e aveva ragione il segretario del Partito Democratico con quella proposta”.