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Giorgia Meloni a testa in giù, "il prof arruolato in Ministero". La denuncia del sottosegretario Sasso

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Il sottosegretario del ministero dell'Istruzione Rossano Sasso (che fu fulminato dalle polemiche sul precario stalker dell'allora ministra alla scuola Lucia Azzolina preso come consulente) si toglie un... sassolino ora dalla scarpa, scoprendo che la stessa ex ministra aveva arruolato come consulente proprio il professore che ha messo i libri della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni a testa in giù.

"La brutta vicenda vicenda innescata da Simon Levis Sullam, il docente dell'università Ca' Foscari che ha postato una foto dei libri di Giorgia Meloni a testa in giù, si aggrava ulteriormente - spiega il sottosegretario - Non solo questo personaggio non si è scusato per l'accaduto, minimizzando il suo vile gesto, ma ora si scopre anche un legame con il ministero dell'Istruzione. Levis Sullam, infatti, sarebbe stato chiamato a gennaio scorso dall'ex ministro Azzolina come esperto e componente della commissione incaricata di rivedere la didattica della storia per le scuole. Quasi superfluo sottolineare come la condotta di un individuo del genere non sia compatibile con un ruolo tanto delicato".

E prosegue: "Avevo portato immediatamente la vicenda che ha riguardato la collega Meloni all'attenzione del ministro dell'Università, Maria Cristina Messa, che ha avviato gli accertamenti del caso: resto in attesa di conoscere quali provvedimenti intenda attuare. Ora, però - continua - si è aggiunto un fatto nuovo: l'incarico presso il ministero dell'Istruzione di un individuo assolutamente di parte, che non fa mistero delle sue simpatie politiche di estrema sinistra sui social e che, soprattutto, compie azioni inqualificabili con espliciti richiami alla violenza e all'odio politico. La stessa università di Venezia ha preso le distanze da questo signore, chiamato improvvidamente a scrivere i programmi di storia per i nostri figli. Purtroppo pare che questa commissione sia stata confermata anche dall'attuale ministro Bianchi".

Il successore della Azzolina Patrizio Bianchi infatti, durante l’audizione davanti ai commissione in Parlamento, ha presentato le linee programmatiche del ministero annunciando appunto l'sitituzione di una commissione sulla Storia. La stessa che aveva già annunciato la Azzolina. Il ministro non ha fatto altro che riprendere l’idea: la struttura sarà guidata dallo storico Andrea Giardina e dovrà riformare la didattica della storia per tutte le classi. "Ovviamente ciò - denuncia Sasso - non è ammissibile: sto verificando direttamente col Ministro se tale incarico sia stato ratificato. Mi auguro di no - sottolinea il sottosegretario - non sarebbe ammissibile né tollerabile concedere spazio a un personaggio del genere. Non possiamo affidare il percorso formativo dei nostri studenti a chi non è portatore di una cultura democratica, ma ha fatto della faziosità e dell'odio la propria stella polare", conclude. 

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