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Matrimoni, marcia indietro: serve il green pass anche in zona bianca. Le prime tre regioni senza coprifuoco

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Si avvicina il passaggio in zona bianca per Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise, fissato per lunedì, e le Regioni hanno aggiornato le linee guida per la riapertura delle attività segnalando che "un'elevata adesione alla campagna vaccinale determinerà le condizioni immunitarie di protezione dallo sviluppo di patologia grave e d'infezione sia dei lavoratori, sia degli utenti delle attività di cui al presente documento, contribuendo a evitare che si ripresentino le condizioni che hanno portato alle diverse restrizioni nel corso degli ultimi 15-16 mesi".

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza: via il coprifuoco, riaperture totali con le stesse linee guida delle zone gialle ma resta la certificazione obbligatoria per i matrimoni. Sugli eventi nuziali dunque marcia indietro del governo: servirà il “green pass” anche in zona bianca. "Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19 di cui all'articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021 anche in zona bianca". E' quanto specifica la conferenza delle Regioni: il comma 2 dell’articolo 9 del DL 65/2021 si limita a stabilire l’anticipazione della possibilità di tali feste in zona gialla al 15 giugno, ma restano ferme le modalità di svolgimento indicate nella stessa norma.

Secondo l'ultimo aggiornamento del report vaccini, sono oltre 33 milioni e 770mila le somministrazioni in Italia, con 11.596.495 nostri connazionali immunizzati, cioè il 19,57% della popolazione. E nella giornata di venerdì è arrivato un altro record con 570.950 iniezioni in un giorno. Insomma, il piano procede ad ampie falcate ed entro lunedì è previsto l'ok dell'Aifa alle dosi anche ai ragazzi fra i 12 e i 15 anni. Intanto, il bollettino del ministero della Salute dà un altro segnale di speranza nell'ottica della ripartenza, con 3.351 nuovi casi di coronavirus e 83 morti nelle ultime 24 ore.

In virtù di questo aggiornamento, supera quota 126mila (126.002) il totale dei decessi legati al Covid e 4.213.055 contagi dall'inizio della pandemia. Il tasso di positività, con 247.330 tamponi fra molecolari e antigenici rapidi, scende all'1,35%. E continua il calo dei ricoveri su entrambi i fronti di interesse. In area non critica, ammontano a 392 in meno nelle ultime 24 ore i posti pieni, 6.800 nei reparti lungo lo Stivale. Ma, nel frattempo, prosegue anche la discesa dei pazienti in terapia intensiva, giù di 47 unità rispetto a ieri. Sono ora 1.095 i letti occupati in rianimazione. E poi altri dati. Toccano quota 7.569 i guariti dal Covid-19 rispetto a ieri in Italia. L'aumento è più contenuto rispetto ai 10.534 di ieri. Sta di fatto che il totale dei dimessi e dei guariti sale così a 3.845.087 dall'inizio della pandemia. Gli attuali positivi sono ora 241.996 (-4.304 nelle ultime 24 ore).

Fra le Regioni pronte ad entrare in zona bianca, in cui si dirà addio al coprifuoco, c'è il Friuli Venezia Giulia. Alla firma c'è un'ordinanza del presidente Massimiliano Fedriga che porterà alla riapertura di molte attività sia al chiuso che all'aperto, come ristoranti, parchi tematici e di divertimento, anche temporanei, piscine e centri natatori in impianti coperti. E ancora: centri benessere e termali, feste per i matrimoni, fiere, sale giochi e centri culturali, ma anche centri di formazione.

Intanto, anche per il turismo si vede la luce in fondo al tunnel. "Abbiamo riaperto il 13 maggio e siamo decisamente soddisfatti, vediamo una gran voglia di ripartire, sempre nel rispetto delle regole e in sicurezza. Abbiamo un'ottima occupazione, soprattutto nel weekend, e un buon bacino di utenza europeo, soprattutto da Austria, Svizzera, Francia e Italia", confessa a LaPresse Luana Mazzega, pr manager dell'Hotel Belmond Cipriani di Venezia. "Abbiamo richieste dagli Stati Uniti - sottolinea - a partire da agosto. E per la Mostra del cinema abbiamo il sold out, come ogni anno".

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