Guai in arrivo per il post choc su Giorgia Meloni. L'Università pronta ad agire dopo lo "sgradevole incidente"
Bufera su Simon Levis Sullam per il post della vergogna su Giorgia Meloni. Il professore associato di Storia Contemporanea all’Università Cà Foscari Venezia ha pubblicato sul proprio account Facebook la foto del libro della leader di Fratelli d’Italia messo ‘a testa in giù’ sugli scaffali della libreria Feltrinelli, dove il testo occupa la prima posizione nella classifica delle vendite. Simon Levis Sullam ha ironizzato sulla Meloni, scrivendo poi nei commenti che la posizione, chiaro riferimento al fascismo e a Mussolini, può provocare “solo un po’ di mal di testa”.
Vergogna e odio rosso sulla Meloni: macchina del fango sul libro
L’Università Cà Foscari Venezia ha però subito preso le distanze dal proprio professore con una nota: “La Rettrice dell’Università Cà Foscari Venezia, professoressa Tiziana Lippiello, informata dell’uscita del post da parte di un docente dell’Ateneo pubblicato a mero titolo personale si dissocia dallo stesso, fermo restando il valore irrinunciabile della libertà di espressione che ha rango costituzionale nel nostro Paese ed è ribadita nello statuto dell’Università. “Mi dispiace per quanto accaduto - dice la professoressa Lippiello - Una volta appreso dello sgradevole incidente, provocato da un’iniziativa del tutto individuale dalla quale Cà Foscari prende le distanze, ho immediatamente chiesto chiarimenti al docente che ha rimosso il post. L’Ateneo si riserva di valutare tutti i passi necessari a fare chiarezza sull’accaduto”.
Qualche mese fa era accaduto un episodio simile a quello odierno. Il professor Giovanni Gozzini pronunciò delle offese sessiste nei confronti della Meloni e alla fine il consiglio di amministrazione dell’Università di Siena deliberò la sospensione del docente dall’ufficio e dallo stipendio per tre mesi. In quel caso il docente aveva rivolto epiteti offensivi durante una trasmissione radiofonica.
Fdi: Rampelli, 'da un altro accademico dell'indecenza volgarità contro Meloni'