lotta al covid
Vaccini ok contro le varianti. Braccio di ferro sulle somministrazioni in vacanza
Notizie incoraggianti nella lotta contro il Covid-19. Secondo uno studio inglese, i vaccini Pfizer e AstraZeneca sono efficaci anche contro la variante indiana. In pratica, le autorità sanitarie in Inghilterra, Public Health England (PHE), tra il 5 aprile e il 16 maggio hanno analizzato dei dati di tutte le fasce di età e da cui è emerso che il vaccino a Mrna è efficace per l'88 per cento contro la variante indiana del virus due settimane dopo la seconda dose, rispetto al 93 per cento della protezione contro la variante inglese. Nello stesso periodo, il siero di AstraZeneca era efficace al 60 per cento, rispetto al 66 per cento contro la variante inglese. AstraZeneca e Pfizer, inoltre, sono efficaci al 33 per cento contro la variante indiana tre settimane dopo la prima dose, rispetto al 50 per cento per la quella inglese. L'efficacia aumenta di gran lunga con il richiamo, come detto. Il risultato dello studio britannico è particolarmente rassicurante in quanto la continua mutazione del virus rappresenta la principale minaccia alla messa in sicurezza della popolazione mondiale con i vaccini. Nel Regno Unito, ad esempio, la variante indiana si stima che possa diventare dominante, quindi è necessario accelerare con le vaccinazioni.
Vaccinazioni che in Italia, intanto, viaggiano oramai nell'ordine di oltre 500 mila dosi al giorno. I dati della struttura commissariale per l'emergenza Coronavirus, hanno registrato, fino alle 17,13 di ieri, 30.654.487 dosi somministrate. Per un totale di vaccinati con la seconda dose pari a 10.084.775, ovvero il 17,02 per cento della popolazione. Dati confortanti secondo il report di "Our World in Data" che tiene conto dei dati aggiornati al 19 maggio dei 30 Paesi più grandi al mondo. Ebbene, il sito di pubblicazione scientifica piazza l'Italia al quarto posto nel mondo, avendo somministrato 47,73 dosi per 100 abitanti. Meglio di noi hanno fatto solamente il Regno Unito con 85,23 dosi, gli Stati Uniti con 82,91 dosi, e la Germania con 49,55 dosi.
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Sul fronte politico, invece, continua il braccio di ferro tra Regioni e Governo sul vaccinare i turisti nelle zone dove trascorrono le vacanze. Una questione che ha visto principalmente in prima linea alcune Regioni come Veneto, Puglia e Liguria ma che il governo continua a bocciare. «Meglio tornare a casa, si rischia di compromettere il piano» ha detto Mariastella Gelmini. In altri termini, per il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, «l'idea di vaccinarsi in vacanza è suggestiva, ma rischieremmo di compromettere i risultati del piano vaccinale», ricordando che «il generale Figliuolo ha detto che dobbiamo mettere in sicurezza over 70 e over 60. Se ci sono Regioni che dopo aver attuato il piano faranno qualcosa di più, bene, ma credo che si possa tornare dalle vacanze per vaccinarsi». La Gelmini, intervenuta in una trasmissione di Rai1, ha voluto anche evidenziare che «l'ordine militare del generale Figliuolo è stato decisivo, ogni tanto striglia tutti, ma così abbiamo ottenuto questi risultati». Come continua a sostenere che «il governo abbia fatto una scelta giusta nel dare una cornice regolato ria uguale per tutte le Regioni. Il successo del piano vaccinale sta in questo: regole chiare, uguali per tutti, dando la priorità ai fragili». L'esponente del governo Draghi ha anche annunciato che per i matrimoni non ci sarà il Covid manager. «Dal 15 di giugno ci si può sposare, non è stato possibile anticipare ancora, ma da luglio previsto inizialmente stato anticipato. Non ci sarà il Covid manager, era un costo eccessivo» ma «il green pass ci sarà anche per i matrimoni». Ricordiamo che il Covid manager è il responsabile del rispetto delle norme anti-virus proprio in occasioni di eventi e cerimonie. Una figura relativamente nuova in quanto già presente nelle aziende o nelle produzioni cinematografiche. In sostanza, un referente 'ad hoc' per verificare il rispetto di documenti, autorizzazioni e normative riguardo il Coronavirus.