Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Non è l'Arena, "come una violenza, non riesco a lavorare". Sfogo dell'istruttore di kitesurf sul caso Ciro Grillo

Giorgia Peretti
  • a
  • a
  • a

Tiene ancora banco il caso che vede protagonista Ciro Grillo per presunta violenza sessuale. A “Non è l’Arena” emergono nuovi elementi dopo le deposizioni rese dal figlio di Beppe Grillo e dagli altri suoi amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, ai magistrati della procura di Tempio Pausania. Il programma di attualità condotto da Massimo Giletti, in onda su La 7, nella puntata di domenica 23 maggio torna a parlare dell’accaduto dando voce anche alle chat intercorse tra gli amici del presunto “branco” dopo la notte incriminata. Una drammatica vicenda avvenuta ormai due anni fa e riportata a galla dallo sfogo brutale del fondatore del M5s ripreso da un video e diffuso sui social. Un video che non solo ha riacceso i riflettori sulle accuse di stupro ai danni di una ragazza diciannovenne ma che sembra aver alzato ancor più un polverone attorno alla delicata questione, menzionando l’esistenza di un video che scagionerebbe i ragazzi. Dalle novità sul caso però sembrano emergere più di un video, quattro per la precisione. “3 vs1”, “in queste occasioni 4 video facili… poi ti faccio vedere” scrive uno dei ragazzi ad un amico. Dopo aver ripercorso il racconto della presunta vittima di quella notte si sottolinea anche un particolare caro alla difesa. 

 

 

La diciannovenne, il giorno dopo essere stata nella casa di Porto Cervo di Grillo, ha partecipato ad una lezione di Kitesurf con l’amica. Questo gesto avrebbe portato Beppe Grillo a minimizzare l’entità dell’accaduto complice anche la denuncia avvenuta non nell’immediatezza ma con otto giorni di ritardo, un tempo comunque garantito dalla legge. “Una persona che viene stuprata la mattina, il pomeriggio fa kite-surf e denuncia dopo 8 giorni, è strano" – precisa il fondatore del m5s nel suo video. Ma proprio in occasione di quella lezione Silvia, nome di fantasia attribuito alla ragazza, racconta al suo insegnante l’accaduto. ‘Eh, è che è successo di nuovo' – si legge nel verbale – a seguito di questa frase ho subito immaginato che si stese riferendo alla confidenza che mi aveva fatto l'anno prima, ossia che era stata abusata dal suo migliore amico” - dichiara l’insegnante. Alla lezione poi Marco Grusovin, non si presentò e fu sostituito da una collega ma le confessioni che Silvia gli ha riferito hanno avuto grande risonanza nella vicenda. In merito alla questione l’istruttore non si è mai espresso nelle tv, ma nello studio di Non è l’Arena proprio nel corso della diretta viene mostrato il video pubblicato dall’insegnate sui social in quei minuti. Giletti, dunque, lascia spazio allo sfogo dell’uomo:

 

 

“In questi giorni non riesco a lavorare perché subissato da diverse richieste di programmi televisivi di cronaca che si occupano del caso Grillo. Purtroppo, rileggere sulle testate dei giornali le confidenze che ci eravamo fatti con questa persona, della quale nutro una grande stima, mi ha fatto male. L’ho vissuta io come una violenza. Sono una persona estremamente sensibile e questa vicenda qui mi ha toccato nel profondo e molto da vicino. Ho deciso di usare Facebook almeno qui sono io il regista e sono io l’autore. Mi è stato proposto molte ospitate e in tv per chiarire: soldi, fama per lanciare messaggi… Non mi va tutto questo ho deciso di fare questo video così è tutto gratis” - conclude l’istruttore.

 

Dai blog