Tornano alla carica con l'obbligo vaccinale. Fabrizio Curcio, cosa gli scappa sui richiami annuali
Gli italiani che non si sono ancora vaccinati guardano il calendario per prenotarsi prenotare. Ma passata l'estate e raggiunta, speriamo, l'immunità di gregge in autunno non sarà finita. L'ipotesi è che bisognerà vaccinarsi una volta l'anno ancora per molto tempo, tanto che il governo è tornato a valutare l'introduzione dell'obbligo vaccinale.
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Le novità sono riferite da Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini. "La luce in fondo al tunnel si vede eccome, ci stiamo riprendendo la nostra normalità, ma questo virus va sempre rispettato nella sua drammaticità. Solo la gradualità nel ripartire ci consente di capire a cosa andiamo incontro".
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Gli italiani stanno aderendo alla campagna vaccinale con entusiasmo ma torna in campo l'ipotesi del vaccino obbligatorio. "Un’opzione da valutare in futuro, visto che dovremmo fare dei richiami annuali", dice Curcio lasciando intendere che la somministrazione durerà diversi anni.
"Abbiamo 20 milioni di persone protette, soprattutto nelle categorie più a rischio. Un italiano su tre ha ricevuto il vaccino, anzi la percentuale è più alta, visto che no tutte le fasce della popolazione sono vaccinabili. Poi abbiamo un 18-20% che ha completato il ciclo con la doppia dose, quindi siamo a buon punto", ha detto il capo della Protezione civile. "La premessa è che le emergenze amplificano i problemi e quello del rapporto tra stato centrale e territori c’era anche prima della pandemia e non solo a livello sanitario - ha continuato Curcio - Le differenze tra le Regioni si sono viste in modo evidente, basti pensare ai sistemi di gestione informatica delle vaccinazioni. Non faccio classifiche, abbiamo eccellenze e criticità. Ma è necessario fare un riflessione di questo tipo in vari settori, direi sul sistema Paese".
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C'è poi il tema delle mascherine. Ieri il premier Mario Draghi si è lasciato scappare che dovremo continuare a indossarle almeno per un paio di mesi. "Vedremo, serve gradualità, credo potremo seguire l’esempio della Gran Bretagna. Al di là della mascherina, anche se in autunno saremo fuori dal tunnel, i comportamenti dei singoli resteranno fondamentali", ha detto il capo del Dipartimento che ammette: la prima e l’ultima telefonata della giornata sono per il generale Figliuolo: "Noi ci confrontiamo quotidianamente".