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Vaccini, finalmente arriva l'ordinanza di Speranza: da lunedì via libera alle dosi in farmacia

Antonio Sbraga
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Con l'ordinanza-Speranza di ieri dovrebbe finalmente arrivare il via libera per la distribuzione dei vaccini nelle farmacie laziali. Dopo le 2 false partenze annunciate dalla Regione (prima «20 aprile», poi «20 maggio») la nuova data del primo giugno ieri mattina sembrava vacillare, confermando la classica regola del non c'è due senza tre. Timori giustificati dopo le lamentele espresse proprio dallo stesso assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato: «Ora abbiamo necessità di avere certezza delle consegne dei vaccini a giugno e di ampliare la rete con i medici di medicina generale e le farmacie. Su queste ultime è necessario che venga emanata un'ordinanza dal Ministro della Salute per agevolare le modalità di arrivo dei vaccini nelle farmacie». Poi nel pomeriggio, invece, l'allarme è rientrato: «Bene il ministro della Salute, Speranza, per l'Ordinanza su vaccino nella rete delle farmacie ha annunciato D'Amato che agevola la distribuzione capillare».

 

 

Riguarderà, infatti, 1300 farmacie laziali: da lunedì 24 si potranno scegliere e prenotare sul portale regionale Salute Lazio per la somministrazione del vaccino monodose Johnson&Johnson dal primo giugno secondo le classi d'età autorizzate. Come i nati dal 1974 al 1977, che da ieri hanno potuto iniziare a prenotare la prima dose nei vari centri vaccinali. Da mercoledì 26, invece, potranno farlo anche coloro che appartengono alla fascia di età che va dai 43 ai 40 anni (i nati dal 1978 al 1981). Mentre da giovedì 27 partiranno le prenotazioni per la tre-giorni dedicata ai 52mila studenti maturandi del Lazio. Per i quali le somministrazioni avverranno dal primo al 3 giugno «in tutte le sedi vaccinali che somministrano il vaccino Pfizer. Per prenotarsi serve il codice fiscale e la tessera sanitaria, le modalità saranno le stesse utilizzate per le prenotazioni del personale docente e non docente», avverte la Regione. Ma su questa tre-giorni dei maturandi ci sono delle perplessità nell'ufficio del commissario straordinario per l'emergenza-Covid.

 

 

Tant'è che l'assessore D'Amato, in un'intervista rilasciata ieri al quotidiano Il Foglio, ha obiettato: «Non sono d'accordo con il generale Figliuolo, siamo in linea con la tabella di marcia. Sarebbe paradossale non pensare agli studenti, avanti con il modello open day: veloce ed efficace per i più giovani». E infatti domani la Regione riapre le porte per tutto il fine settimana nei 30 centri vaccinali per la seconda edizione dell'Open day Astrazeneca, «con ticket virtuale per over 40 (nati nel 1981 e anni precedenti)». Però l'appello del commissario Figliuolo a «vaccinare gli over60» trova proprio nel Lazio una delle Regioni che risulta indietro rispetto alla media nazionale. Il ciclo completo, infatti, è stato somministrato sinora solo «al 14,8% della fascia 60-69 anni», come indica il nuovo report stilato ieri dalla Fondazione Gimbe, a fronte del 16,4% dell'intera penisola. Nel Lazio la fascia dai 60 ai 69 anni conta 697.089 residenti e il contatore in tempo reale della Regione indica 565.083 singole dosi inoculate, quella dai 70 ai 79 ne conta 552.007 a fronte di 631.598 somministrazioni effettuate. Gli over-80 sono invece 331.378 mentre le dosi somministrate sono 598.793. Mentre sinora sono state 130.481 le inoculazioni peri 69.227 ultra90enni laziali. 

 

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