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Piazzapulita, "dovevo sensibilizzare..." Quote rosa in tv, fino a dove si spinge Rula Jebreal. Formigli spiazzato

Giada Oricchio
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A “Piazza Pulita”, l’approfondimento politico di LA7, giovedì 20 maggio 2021, la giornalista Rula Jebreal ha rivelato il retroscena dietro il rifiuto di essere ospite di “Propaganda Live” per la sproporzione tra le presenze femminili e quelle maschili.

Il conduttore di “Piazza Pulita”, Corrado Formigli, non è entrato nel merito della polemica, ma ha posto una domanda secca e diretta: “Sei favorevole a una rigida politica di applicazione delle quote rosa anche in televisione?” e Rula Jebreal: “Ho fatto così perché per anni ho sollevato la questione privatamente, in tutte le trasmissioni dove sono stata. Con autori, giornalisti, direttori. Non sono mai, mai stata ascoltata, poi nel mezzo di una guerra a Gaza, vengo invitata e ho detto sì frettolosamente, poi dalla foto mi sono resa conto che c’ero solo io. Chi come me lavora in contesti internazionali sta attento e ho cercato di chiedere una correzione di rotta, ma era tardi. Non era un problema di quella trasmissione, io ho voluto lanciare un segnale per sensibilizzare la nostra società, sensibilizzare uomini e donne rispetto a un tema di giustizia che riguarda tutti noi. E’ un problema che riguarda le tue figlie, mia figlia, le generazioni che vedono questa anomalia e pensano che sia normale. Non è una questione di donne, io spero che tutti gli uomini che privatamente mi hanno espresso sostengo e solidarietà partecipino a correggere questa ingiustizia e discriminazione che è palese, sotto gli occhi di tutti”.

Pur dandole ragione sull’invito a una maggiore riflessione, Corrado Formigli ha voluto sottolineare che “Propaganda Live” è stato il casus belli e le ha rifilato una frecciatina: “Sei stata precipitosa nella tua decisione”. E la giornalista ha concluso: “Quando avremo la parità, non vorrò avere la rigida applicazione, ma finché non ci arriviamo nessun uomo privilegiato penserà di concedere il suo privilegio. Non possiamo chiederlo, ma dobbiamo imporlo altrimenti non ce lo danno”.

 

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