riaperture a metà
La furia dei ristoratori su Speranza per la riapertura a metà. Bianchini (Mio): ma Salvini ha evitato il peggio
Altri quindici giorni senza poter lavorare. Non sono tutti contenti per le riaperture decide dall'esecutivo di Mario Draghi, tutt'altro. Per il settore della ristorazione e dell'ospitalità è intollerabile che continuino a essere penalizzati i locali che non hanno la possibilità di dotarsi di dehor.
"Registriamo che il Governo del chiusurista Speranza ha scelto di penalizzare per altre due settimane bar, cocktail bar, ristoranti, pub e pizzerie senza tavoli all’aperto, che non lavorano dall’ottobre del 2020" attacca Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
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Il pressing della Lega di matteo Salvini non è stato sufficiente per sbloccare completamente la situazione, ma almeno qualche risultato è arrivato ed è possibile intravedere una speranza per il futuro. "Allo stesso tempo, però, prendiamo atto che all’interno della maggioranza, rispondendo alle pressioni e richieste di MIO Italia e del comparto dell’ospitalità a tavola, il senatore Salvini è riuscito a far modificare in meglio, dal Consiglio dei ministri, quanto stabilito precedentemente dalla Cabina di regia con l’apertura dei locali al chiuso dal 1º Giugno fino alle 23 e non più alle 18. Così, di fatto, dopo mesi di proteste di piazza e di confronti istituzionali, MIO Italia può rivendicare con soddisfazione la ripartenza completa, e a pieno regime, del settore Horeca in tutte le sue articolazioni con una data certa".
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Durissimo ieri Bianchini contro il "ministro del terrore" Roberto Speranza. "La politica ha deciso di far morire il 46% degli esercizi di somministrazione senza tavoli all’aperto, non facendoli lavorare fino al 1º giugno Il comparto dell’ospitalità a tavola è rimasto schiacciato tra la presa di posizione ideologica del ministro del terrore Speranza e chi voleva aprire da subito". "Multinazionali, cinesi e malavita ringraziano calorosamente il Governo dei peggiori", si legge nella nota durissima di MIO.