Dìmartedì, Maurizio Costanzo esalta Figliuolo ed esplode contro i virologi gufi: "Basta, portano sfiga e rompono le scatole"
Si discute sulle riaperture negli studi di Dimartedì. Il talk show di La7, sotto la conduzione di Giovanni Floris, nella puntata del 18 maggio ospita un Maurizio Costanzo che non la manda a dire alle star del momento, i virologi. Alla vigilia delle progressive riaperture varate nelle scorse ore dal Cdm nella trasmissione si tirano le somme sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Dalle misure restrittive alla gestione schizofrenica delle informazioni sui vaccini Costanzo ne ha una per tutti. “C’è ancora un virologo che va dicendo adesso arriverà la quarta ondata. Io lo dico ufficialmente, io di questi virologi negazionisti e porta male, non ne voglio più sapere. Sono diventati delle piccole star della televisione, facciano Sanremo e non ci rompano le scatole in televisione”, commenta Costanzo.
Ma poi continua col suo affondo: “Stanno molto in televisione, verrà fuori una rubrica che si chiamerà: il Mike Bongiorno dei virologi 'Lascia il vaccino o raddoppia'. Sono loro i veri protagonisti. Ce n’è uno… Quello che parla di mattanza. La mattanza se la faccia a casa sua, ma che significa mattanza? Se c’è una mattanza è colpa loro che non hanno saputo indirizzare bene le persone. Matteo Bassetti e Lorenzo Pregliasco sono stati molto chiari molto precisi nelle informazioni. Certo poi mi sono anche chiesto 'ma quando lavorano che stanno sempre in televisione?'”.
Ultima volta in tv, perché Galli dice basta al piccolo schermo. Con chi se la prende
La risposta arriva dall’immunologa Antonella Viola, ospite anche lei in studio: “C’è stato un cortocircuito nelle dichiarazioni degli scienziati. È vero che noi avevamo un compito ben preciso quello di rassicurare e dare delle spiegazioni chiare alle persone. Poi risponderei che noi lavoriamo di giorno e quindi la sera siamo liberi”. Dopo il j’accuse ai virologi che gridano all’allarme, Costanzo si dice soddisfatto del cambio di passo sulla campagna vaccinale promossa da Figliuolo: “Sono contento del generale Figliuolo, ha organizzato i vaccini in maniera esemplare. Non si è montato la testa, gli darei anche altri incarichi a Figliuolo, al di là del cognome bene augurante è uno che sa fare e lo ha testimoniato".