Coprifuoco, la proposta di Mario Draghi: ci vuole concedere solo un'ora di libertà in più
Come annunciato già negli scorsi giorni ad Oporto Mario Draghi non ha intenzione di correre troppo sulla questione del coprifuoco e delle riaperture. Il presidente del Consiglio durante la riunione della cabina di regia in corso a palazzo Chigi ha formulato la proposta di rinviare soltanto di un’ora il coprifuoco, passando dalle 22 alle 23 da subito (presumibilmente la misura dovrebbe scattare da lunedì della prossima settimana).
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Il centrodestra propone di allungarlo alle 24. Per il premier, invece, spiegano fonti che partecipano all’incontro, si può posticipare l’orario della ‘chiusura’ nella prima settimana di giugno: l’obiettivo è quello di portarlo alle 24 dal 7 e giugno e, sempre tenendo d'occhio i dati sui contagi dovuti al Covid, cancellarlo completamente dal 21 giugno. Al vertice in corso stanno prendendo parte anche il coordinatore e il portavoce del Cts, Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Alle 18 Matteo Salvini dovrebbe incontrare gli esponenti di governo della Lega in vista del Consiglio dei Ministri che dovrà ratificare la decisione definitiva.
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Oggi comunque dovrebbe arrivare il via libera alla riapertura dei centri commerciali nel week end, alla possibilità di consumare il caffè al bancone ma sugli altri nodi sul tavolo ci sarà un braccio di ferro. Ovvero se anticipare o no le misure sui ristoranti al chiuso, sulle palestre, sul settore weedding che potrebbe ripartire a metà di giugno. Nel pomeriggio è andata poi in scena una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni sul tema delle riaperture e dei parametri. Su questo ultimo punto l’accordo con l’esecutivo è quello di tenere in considerazione l’Rt ospedaliero. Ma la convinzione dei presidenti di regione è che molte proposte dei governatori potrebbero essere accolte.
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