Azienda disperata

Il vaccino AstraZeneca non piace a nessuno: parte la ricerca di un lobbista per pressare il Governo

AstraZeneca prova a correre ai ripari dopo le ultime notizie sul vaccino e sui tanti rifiuti alla somministrazioni segnalati in diverse regioni d’Italia. Per cercare di riguadagnare credito con il Governo guidato da Mario Draghi l’azienda farmaceutica anglo-svedese ha deciso di assumere all’interno del suo team un lobbista. “Government affairs manager” l’esatta carica che sta cercando AstraZeneca, che ha pubblicato un annuncio su Linkedin ed aspetta candidature e curricula da valutare. La base lavorativa può essere a Roma o a Milano e viene garantito uno stipendio competitivo oltre a non meglio precisati benefit. Funzionerà l’idea dopo che anche dall’Unione Europea è partita la seconda causa per i ritardi nella consegna del vaccino? 

 

 

Intanto il commissario all'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, in visita a Venezia ha provato a tranquillizzare tutti su AstraZeneca: “Ho sentito ancora ieri il portavoce del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli. Per AstraZeneca l'Ema non ha dato alcuna indicazione, dice che è un vaccino che va bene. L'Aifa, sulla base delle attività di farmacovigilanza, quindi le indicazioni dalle osservazioni di quegli eventi gravi correlabili che sono infinitesimi ma ci sono stati, ha dato una raccomandazione di auspicio, cioè di utilizzarlo per gli over 60. E questa rimane. So che oggi il Cts potrebbe dare un parere ma non ne ho ancora le indicazioni ma, sostanzialmente, il vaccino è buono. In Gran Bretagna - ha concluso Figliuolo - è stato utilizzato su oltre 21 milioni di persone come prima somministrazione".