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Anche al Bonvecchiati cambia tutto, gli albergatori di Venezia parlano straniero

Andrea Giacobino
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Dopo il Bauer venduto al gruppo austriaco Signa e il Luna Baglioni ceduto ai fratelli inglesi Reuben, passa dalle mani italiane a quelle estere un altro albergo storico di Venezia. Nei giorni scorsi, infatti, a Venezia Mestre davanti al notaio Alberto Gasparotto è stato registrato l’atto di cessione del 100% delle quote con cui il socio di maggioranza Eligio Paties, noto albergatore e ristoratore della città, ristorante «Do Forni», e il suo socio di minoranza Giampaolo Dal Pos hanno ceduto la proprietà della Bonvecchiati spa che possiede l’omonimo hotel a due passi da piazza San Marco.

A comprare è stata la newco Venice Il Cuore AcquiCo che risulta controllata dalla lussemburghese Vce Prop a sua volta detenuta dalla Ellof Master Holdco, anch’essa basata nel Granducato, emanazione di Ece European Lodging Opportunity Fund lanciato dal gruppo immobiliare tedesco Ece Real Estate Partners mentre soci di minoranza sono il gruppo immobiliare tedesco Denkmalneu e l’austriaca Soravia Equity anch’essa attiva nel real estate.

Contestualmente alla vendita Paties come presidente e l’amministratore delegato Dal Pos, titolare del 48,3%, hanno rassegnato le dimissioni. È stato così nominato un nuovo board presieduto da Ascan Kokai, principal per il settore alberghi del gruppo Ece e composto da Eleonora Levkadinos capo degli investimenti di Denkmalneu e Francesco Secchieri, commercialista trevigiano. Ancora ignota la cifra di vendita, ma indiscrezioni riferiscono di un corrispettivo di 70 milioni di euro.
 

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