I giovani ora cercano lo sballo con i farmaci
Nuove droghe per i giovanissimi della Capitale, che non si «accontentano» più di hashish e marijuana, ma cercano lo «sballo» con utilizzo di farmaci ad effetto psicotropo, grazie a un sistema criminale che gli permette di falsificare ricette mediche per poi spacciare i medicinali. Il fenomeno, scoperto lo scorso luglio a Roma, concentrato nella cosiddetta «Roma bene», nel quartiere Prati, ha coinvolto giovanissimi, minorenni, soprattutto ragazzi fino ai 20 anni. Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Prati hanno eseguito 4 misure cautelari nei confronti di altrettanti giovani, ventunenni, emesse nell’ambito dell’indagine denominata «New Joint bis», coordinata dalla Procura di Roma. Le indagini sono partite al termine dell’operazione conclusasi lo scorso luglio e coordinata dalla Procura per i minorenni, che aveva determinato il collocamento in comunità di 3 minorenni che insieme ad alcuni maggiorenni, erano accusati di far parte di gruppo finalizzato alla consumazione di più reati di spaccio di sostanze medicinali ad effetto psicotropo e di altre sostanze stupefacenti del tipo marijuana, anche nei confronti di minori e nei pressi di istituti scolastici. I gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso delle investigazioni anche nei confronti dei 4 giovani maggiorenni, insieme ad altri 5 coetanei anche loro indagati, hanno consentito di individuare un gruppo criminale ben radicato nei contesti giovanili e dedito all’acquisto e alla successiva cessione, anche ad acquirenti minorenni, di numerosi farmaci del tipo stupefacente.
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Proprio i maggiorenni, colpiti dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, si occupavano in prima persona insieme ai minorenni, della fabbricazione e compilazione di ricette mediche false, totalmente artefatte poiché recanti nominativi fittizi di medici curanti e numerose spedizioni di medicinali anche all’estero, fornendo la disponibilità di carte di pagamento, disegno criminoso che portavano a termine avvalendosi della collaborazione dei minori già sottoposti a misura restrittiva. Le indagini, hanno rivelato uno scenario angoscioso e preoccupante, diffuso tra i giovanissimi, in gran parte anche adolescenti, che vede l’assunzione soprattutto di «ossidone» e «metadone» diluito in acqua o altre bevande, mescolato con morfina e codeina, al fine di procurarsi l’effetto drogante che viene e denominato «new Joint»..