Vaccino, Pfizer boccia la scelta del Cts sulla seconda dose: "Attenersi agli studi, richiamo a 21 giorni"
Pfizer si schiera contro il Comitato Tecnico Scientifico e la scelta sulla gestione delle dosi del vaccino. Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia, è stata intervistata da SkyTg24 e ha bocciato l'allungamento a 6 settimane del range di somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid: “Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione dopo 21 giorni. Dati su di un più lungo range di somministrazione al momento non ne abbiamo se non nelle osservazioni di vita reale, come è stato fatto, per esempio, nel Regno Unito”.
Il Covid ci costringerà ad una terza dose di vaccino. Ma sta arrivando la pasticca della salvezza
“È una scelta del Cts, che ha delle basi, e osserveremo quello che succede. Come direttore Pfizer dico però - la presa di posizione della Marino - di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l'autorizzazione". Nel Lazio, dopo la scelta di adeguarsi all'indicazione del Cts (portando la seconda dose a 35 giorni dalla prima), si sono scatenate una valanga di polemiche social sulla Regione.
Ultima volta in tv, perché Galli dice basta al piccolo schermo. Con chi se la prende
Nel frattempo, proprio su un caso che ha riguardato il vaccino Pfizer arrivano buone notizie. Sta bene ma è tenuta ancora sotto stretto controllo, sempre in collegamento con la struttura di Immunologia di Careggi, la 23enne, tirocinante di psicologia clinica, che ieri ha ricevuto 4 dosi in una sola volta di vaccino (in un primo momento sembravano addirittura 6 le dosi sommministrate). Lo ha comunicato l'Asl Toscana Nord Ovest in una nota. La giovane tirocinante ieri ha fatto ritorno alla propria abitazione, dimessa (vista l’assenza di effetti collaterali) dopo 24 ore di osservazione in ospedale.