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Vaccino, la Regione Lazio sulle tracce degli over80 non vaccinati. Nicola Zingaretti: “Vanno cercati e convinti”

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La Regione Lazio si è messa sulle tracce degli over80 che non hanno ancora ricevuto il vaccino e che non si sono prenotati per la somministrazione delle dosi di Pfizer o Moderna, i due prodotti destinati a questa categoria d’età. Ad annunciare la nuova strategia sugli anziani è Nicola Zingaretti, governatore regionale intervenuto a Uno Mattina in onda su Rai 1: “Per la parte di vaccinati per la quale siamo più avanti, gli over 80, stiamo distribuendo a tutti i medici di medicina generale i nomi dei pazienti che non si sono iscritti. Bisogna produrre una ricerca, fare un’opera di moral suasion e tornare a domandare di vaccinarsi, perché in effetti i conti si fanno su coloro che si sono prenotati e quando si arriva all’80-90% di vaccinati è tempo di andare a cercare chi non lo ha ancora fatto”.

 

 

“I cittadini - prosegue Zingaretti - stanno rispondendo molto bene. Il dato più importante a mio avviso sono i due milioni di vaccini e il fatto che abbiamo praticamente chiuso con gli over 80, per la prima dose e sopra il 90% anche per la seconda; è molto alta anche la percentuale degli over 70. È il raggiungimento del primo grande obiettivo che avevamo, quello di mettere al più presto in sicurezza chi oltre al rischio del Covid aveva, più degli altri, il rischio di morire. Confido che questa settimana potremo aprire la vaccinazione ai nati nel 1964 e nel 1965”.

 

 

Il presidente della Regione poi ha risposto anche sul tema della variante indiana e sulla comunità Sikh in provincia di Latina per la quale ci sono timori di un focolaio sempre più grande dopo le positività riscontrate nei giorni scorsi: “Anche Latina conferma che c’è un ottimo sistema di tracciamento, quell’allarme nella frazione di Sabaudia, Bella Farnia, conferma che mentre si fanno i vaccini, continua il tracciamento territoriale e appena si trova un problema scattano le misure. Sta funzionando molto la collaborazione con prefettura, forze dell’ordine ma anche con la stessa comunità indiana che ha tutto l’interesse a circoscrivere i casi. Non ci sono ancora casi di variante indiana. Andiamo alla ricerca, ma allo stato attuale non c’è”.

 

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