fine della dottrina mitterand

Ex Br come i terroristi islamici. Il ministro di Macron massacra la gauche caviar: come li ha fregati Battisti

"L’Italia ha il diritto di voltare pagina. Se i terroristi che ci hanno fatto tanto male fossero fuggiti da 40 anni in Italia, cosa avremmo detto?". La domanda provocatoria è quella posta dal ministro della Giustizia francese, Eric Dupond-Moretti, sulla questione dell’estradizione in Italia degli ex membri delle Brigate Rosse.

 

"Noi avremmo accettato che uno degli autori dell’attentato al Bataclan andasse a vivere 40 anni, tranquillamente, in Italia? Cosa dice il signor Melenchon? Questo è il vecchio gauchismo, con una morale a volte curiosa", ha detto il ministro parlando a France Inter e paragonando gli ex Br ai terroristi che fecero strage a Parigi nel novembre 2015.

 

Insomma, nonostante i tempi biblici per l'estradizione dei terroristi presi e subito tornati in libertà, da queste parole si capisce la svolta del Paese transalpino sulla Dottrina Mitterand. Il riferimento di Dupond-Moretti è al leader più radicale della sinistra francese, Jean-Luc Melenchon, ed è legata al fatto che il politico, commentando la vicenda del via libera alla procedura di estradizione degli ex brigatisti italiani aveva difeso la dottrina Mitterand, enunciata dall’omonimo presidente socialista nel 1985 e diretta a non concedere l’estradizione a imputati o condannati, ricercati per "atti di natura violenta ma d’ispirazione politica", contro qualunque Stato, purché non diretti contro lo Stato francese. 

 

"Ricordate Cesare Battisti - dice ancora il ministro di Emmanuel Macron - tutti erano in sua ammirazione... poi cosa disse lui? Di aver preso in giro tutti quelli che lo avevano sostenuto, e in particolare gli intellettuali francesi di sinistra". Gauche caviar colpita e affondata.