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Fedez-Rai3, lite interna alla sinistra: Matteo Salvini invoca le dimissioni e sbugiarda tutti

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Matteo Salvini non molla la presa e continua il botta e risposta a distanza con Fedez. Il leader della Lega torna a parlare del caso del discorso del cantante sul palco del concertone del 1 maggio che si è tenuto ieri a Roma: “Fedez e Rai 3, polemica tutta interna alla sinistra. Artista di sinistra, “censori” di sinistra. Viva la musica e la libertà. Aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta. P.s. L’interlocutrice Rai registrata da Fedez era portavoce di Veltroni, sindaco Pd di Roma”.

 

 

Il riferimento è a Ilaria Capitani, vice direttrice di Rai3 accusata da Fedez di averlo censurato. La Rai aveva smentito la ricostruzione fatta dal marito di Chiara Ferragni, ma lui per pronta risposta ha pubblicato sui social il video della telefonata con la Capitani, registrata proprio a scopo precauzionale.

 

 

Salvini già ieri si era espresso sulla questione con un lungo post su Facebook: “Adoro la Libertà. Adoro la musica, l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. È già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti. Il diritto alla vita ed all’amore sono sacri, non si discutono. Per me anche il diritto di un bimbo a nascere da una mamma e un papà è sacro, mentre il solo pensiero dell’utero in affitto e della donna pensata come oggetto mi fanno rabbrividire. Così come, da padre, non condivido che a bimbi di 6 anni venga proposta in classe l’ideologia gender, o si vietino giochi, canti e favole perché offenderebbero qualcuno. Non scherziamo. Viva la Libertà, che non può imporre per legge di zittire o processare chi crede che la famiglia, come anche la Costituzione prevede, sia la cellula, il nucleo, il cuore, il passato, il presente e il futuro del mondo”.

 

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