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Da Fedez repressione della libertà di espressione: attacco della Rauti sul comizio in Rai sul Ddl Zan

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Il concerto del 1 maggio di quest’anno ha scatenato numerose polemiche politiche per il discorso di Fedez. Isabella Rauti, responsabile del dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili di Fratelli d’Italia, non ha gradito la presa di posizione del cantante dagli schermi della Rai: “'Canta che ti passa' invece Fedez preferisce fare un comizio, trasformando il 'concertone' in un festival dell’Unità vecchio stile. E, dal palco in diretta Rai3, mentre pubblicizza indirettamente la Nike indossando un cappello logato, il politico-cantante insulta, con tanto di nomi e cognomi, rappresentanti del mondo associativo pro Life, la cui 'colpa' è quella di criticare il ddl Zan e l’introduzione del reato di omontrasfobia”.

 

 

“La smodata esibizione del cantante - continua la senatrice Rauti - è la conferma del furore ideologico del ddl Zan e dell’intolleranza verso tutti coloro che dissentono dal 'pensiero unico'. Così, abusando del servizio pubblico pagato da tutti noi e senza possibilità alcuna di contraddittorio, viene lanciato ed imposto un messaggio politico a senso unico, funzionale alla più generale offensiva gender. Le esternazioni di Fedez - conclude in una nota la rappresentante di FdI - sono l’ulteriore conferma di voler reprimere la libertà di espressione e di opinione di chi la pensa diversamente".

 

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