Primo maggio della vergogna. A Torino ghigliottinano Draghi
Primo maggio dell'orrore a Torino. In piazza Castello dove si sono riuniti a manifestare i No Tav insieme a Rifondazione comunista, Usb e Potere al Popolo, è apparsa una ghigliottina che ha fra le sue lame la testa del premier Mario Draghi. Una rappresentazione simbolica di pessimo gusto a cui ha abituato gli italiani questa parte sanguinolenta e spesso violenta della estrema sinistra.
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In tutto però c'erano davvero quattro gatti a manifestare, perché in realtà le celebrazioni ufficiali della festa del lavoro si tenevano in altra piazza e in collegamento con maxi schermo con la sala Carpanini del comune di Torino dove erano i relatori ufficiali. I No Tav e compagnia dell'orrore hanno invece preparato altre teste da fare cadere dopo quella di Draghi con la loro ghigliottina: quella del leader della Cgil, Maurizio Landini e quella del segretario del Pd, Enrico Letta.