No al ritorno di Tinny Andreatta in Rai: Maurizio Gasparri contrario all'operazione politica
Maurizio Gasparri sbarra la strada ad un possibile ritorno di Eleonora Andreatta in Rai. Il senatore di Forza Italia, nonché membro della vigilanza dell’emittente televisiva di Stato, si è scagliato contro chi si sta muovendo affinché si realizzi una clamorosa rientro della dirigente nella posizione di amministratore delegato: “Continuano a girare ipotesi fantasiose e infondate per il vertice della Rai. La Andreatta, andata via dalla Rai per approdare a Netflix, viene evocata in una campagna elettorale di parte, attraverso alcuni giornali, puntando all'incarico di amministratore delegato. Questa operazione, dal chiaro sapore politico, non può passare”.
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“La Commissione parlamentare di Vigilanza, nelle settimane passate, all'unanimità - ricorda Gasparri in una nota - ha votato a favore del principio della clausola di non concorrenza, che la Rai dovrebbe rispettare. Sia in uscita che in entrata. In pratica non si può andare via dalla Rai portando tutto il know-how e la conoscenza dei programmi futuri in un'azienda privata, come è accaduto nel caso di Andreatta, e poi pensare di tornare indietro, perché forse lì non è riuscita a trovare ciò che desiderava. La candidatura Andreatta è un'operazione politica, marcata chiaramente, che non può passare, non solo per queste sue caratteristiche che lederebbero l’autonomia della Rai, ma anche perché c'è questo problema dell'«entra e esci», delle porte girevoli, che non è tollerabile. Bisogna attingere all'interno della Rai, alle professionalità della Rai, alle grandi competenze che vanta il servizio pubblico”.
Gasparri affonda poi il colpo: “Questa campagna propagandistica è assolutamente inutile, perché si ripercuoterebbe anche sulle attività di competenza del Parlamento e della Commissione parlamentare di Vigilanza, che devono essere non solo considerate prioritarie ma vera e autentica garanzia del pluralismo e del rispetto della giurisprudenza costituzionale in materia di servizio pubblico”.
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