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Tornano tutti a casa gli ex terroristi italiani in Francia: subito libertà vigilata

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Li hanno arrestati con trent'anni di ritardo. Li liberano nel giro di un giorno. Torneranno a casa entro stasera i nove ex terroristi italiani delle Brigate Rosse per i quali la giustizia francese dovrà valutare l'estradizione in Italia. Per ognuno di loro, il giudice ha deciso vari gradi di libertà vigilata: dall’obbligo di firma all’obbligo di essere presenti in casa in certi orari.

Ad esempio Raffaele Ventura, che questa mattina si è costituito a Parigi, è stato già rilasciato e posto in libertà vigilata. Lo ha reso noto uno dei suoi legali Jean-Pierre Mignard su Twitter.

 

Si attendono ora le udienze per ognuno di loro davanti alla Chambre de l’Instruction per la richiesta di estradizione italiana. Dopo la serie di arresti di ieri mattina in Francia, oggi si era costituito, prima di Ventura, anche Luigi Bergamin. Ma per gli uomini condannati per le stragi degli Anni di Piombo è già tempo di tornare a casa.

«Ventura rifiuta la domanda di estradizione e vuole rimanere in Francia dove vive da quarant’anni». Ad affermarlo all’Adnkronos è l'avvocato Jean-Pierre Mignard. Ventura si è costituito «spontaneamente» questa mattina e successivamente «è stato rimesso in libertà vigilata». Il percorso giudiziario, aggiunge l’avvocato di Ventura, «inizia ora e sarà molto lungo. Sono rimasto molto sorpreso - sottolinea l’avvocato Mignard - dagli arresti di ieri. Ventura è dal 1982 che vive in Francia. La sua situazione è stata regolarizzata ed è stata verificata a suo tempo dagli uffici del primo ministro di allora, dai servizi di sicurezza francesi. La decisione della Francia era in linea con le promesse fatte da François Mitterrand quando era candidato alla presidenza della Repubblica. Era uno degli 83 casi che erano stati esaminati e per uscire dalla clandestinità doveva sottoporsi a un controllo regolare delle forze dell’ordine, doveva rinunciare ad attività criminali in Francia e in Italia. Tutto questo è stato rispettato», aggiunge il legale di Ventura.

«Ora ha la nazionalità francese. Ha vissuto in Francia per 40 anni senza incidenti». L’avvocato Mignard ricorda che le domande di estradizione del governo gialloverde quando Matteo Salvini era ministro dell’Interno «erano state eluse dalla Francia. Oggi mi sembra che la Francia conceda più considerazione al Governo guidato da Mario Draghi. Mi sembra che sia questa la differenza principale». L’avvocato di Ventura spiega che il suo assistito «ieri non si trovava al suo domicilio perché aveva scelto di stare in un altro appartamento nella regione parigina, più vicino alla campagna, per passare questo periodo di pandemia».

Ventura, 72 anni, è stato condannato a 24 anni e 4 mesi per l’omicidio del vice brigadiere Antonio Custra il 14 maggio 1977 a Milano durante una manifestazione della sinistra extraparlamentare.

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