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Narcisista? Parla lui... Galli e Bassetti ora se le danno di brutto, che colpi bassi nell'intervista doppia

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Narcisi, onnipresenti, battaglieri. Sono i virologi, nuove star televisive che affollano talk show e tg. Dopo il durissimo scontro due pezzi da novanta del Covid mediatico come Massimo Galli e Matteo Bassetti tornano a sfidarsi in una intervista doppia in stile Le Iene sul Corriere della Sera

 

E i due non risparmiano colpi bassi. L'infettivologo del Sacco di Milano si mostra infastidito dalla richiesta di commentare gli scontri con il collega di Genova. "Non me ne faccia parlare, non vorrei perdere più tempo. Ne ho piene le scuffie di far polemica con quella gente lì". "Alcuni hanno avuto una notevole capacità di contraddirsi, altri praticamente mai. Io non ero nella compagine ristretta ma chiassosa di chi, l'estate scorsa, diceva che il virus era clinicamente morto. Né in quelli dell'immunità di gregge", spara Galli, da sempre rigorista.

 

L'unico errore che ammette?  Quello di non aver proposto il lockdown totale dopo la scoperta dei due turisti cinesi positivi a Roma, prima dello tsunami pandemico: "Mi è rimasto sul gozzo. Ricordo che mi facevo la barba e mi sono detto: come faccio a dire ai politici, dopo due turisti malati di Covid, di chiudere tutto, quando per la Sars 1 abbiamo avuto solo quattro casi?". 

 

E Bassetti? Non si tira indietro come suo solito. In Italia "parlano soprattutto i catastrofisti. Il famoso rubinetto che portava malati nei Pronto soccorso si è quasi prosciugato. Il resto sono discorsi da bar", attacca. È malato di narcisismo? "Tutti quelli che vanno in tv lo sono. Se dicono di non esserlo, mentono. Io non ci trovo nulla di male", dice. Davanti alla telecamera nessuno è innocente, insomma. "Siamo libri aperti, ormai siamo personaggi pubblici. Il nostro ruolo è aiutare la gente a capire" dice Bassetti. Galli "ha parlato di nani e ballerine, lo trovo gravissimo, rasenta la querela. Ormai non lo ascolto più, lo trovo poco interessante. Anche quando dice qualcosa di giusto, lo dice male", accusa Bassetti.

 

"Io sono poco ideologico, sono un liberale. Ho posizioni da medico, non da politico. Certo, Salvini lo conosco e lo sento, come altri: e lo trovo una persona di buon senso", spiega Bassetti che boccia Speranza ("catastrofista"), propone Pierpaolo Sileri ministro e ammette: "Tutti abbiamo sbagliato. Io ho detto che non sarebbe arrivata la seconda ondata. Ma poi ho avvertito che la terza sarebbe arrivata a febbraio, dolorosa come la seconda. Oggi è finita", annuncia. Ecco, su questo c'è da scommetterci che Galli non sarà d'accordo... 

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