Crisanti indagato per le critiche ai test rapidi. La lite con la Regione finisce a in Procura
Finisce a carte bollate tra Andrea Crisanti, direttore del'istituto di microbiologia dell'Universita di Padova e la Regione Veneto guidata dal governatore Luca Zaia. Il microbiologo dipendente della sanità del Veneto risulta indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero.
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Per l'azienda, considerata il braccio operativo della Regione, riporta il Gazzettino, le critiche di Crisanti al sistema di prevenzione per il Covid con l'uso dei test rapidi sarebbero state lesive della reputazione l'immagine della sanità veneta. Secondo quanto si appprende è stata aperta un'inchiesta all'inizio di marzo per diffamazione dopo l'esposto presentato dal direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo.
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Crisanti aveva definito i test rapidi "inattendibili" a Report, che aveva mostrato anche il fuori onda del direttore generale Luciano Flor. La Procura di Padova, si è appreso ieri, ha aperto un'inchiesta per verificare se i test rapidi per il Covid siano affidabili, ovvero se siano in grado di rispettare le prestazioni diagnostiche promesse delle aziende farmaceutiche. L'ipotesi sulla quale si sta procedendo è di frode in pubbliche forniture. L'apertura del fascicolo, affidato al pm Benedetto Roberti, risalirebbe ad alcune settimane fa. Sarebbero già state sentite alcune persone informate sui fatti. L'inchiesta, in pratica, vuole verificare se la Regione sia stata truffata dalle aziende farmaceutiche con forniture di test poco efficaci.
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"Nessuno ha mai tolto la fiducia al dottor Flor", ha detto il governatore Luca Zaia, commentando alcune ricostruzioni emerse dalla puntata di Report: nel servizio il manager della sanità veneta sembra ammettere di aver nascosto un approfondimento clinico del prof
Crisanti, durante un fuori onda. "Mi pare che ieri più che chiarire lui ha spiegato - ha aggiunto Zaia-. Il dottor Flor ha la documentazione in mano, e sa che interlocuzioni ha avuto. Penso che gli debba riconoscere rettitudine. Però da qui al fatto che passi l’idea che la gente muore e noi ce ne stra-freghiamo di tutto, questo no". Anche perché, ha precisato il governatore "siamo l’ottava regione d’Italia per mortalità da Covid".